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Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere da qui in avanti di quanto non ne abbia già vissuto.
Mi sento come quel bambino che ha vinto una confezione di caramelle e le prime le ha mangiate velocemente,
ma quando si è accorto che ne rimanevano poche ha iniziato ad assaporarle con calma, una ad una.
Ormai non ho tempo per sopportare persone assurde che, nonostante la loro età anagrafica, non sono cresciute.
Ormai non ho tempo per trattare con la mediocrità, la banalità, la superficialità, le mode.
Mi danno fastidio gli invidiosi, che cercano di screditare quelli più capaci, per appropriarsi dei loro posti.
E le persone che non discutono di contenuti, ma a malapena dei titoli.
E il mio tempo è troppo scarso per discutere di titoli.
Voglio l'essenza, la mia anima ha fretta!
Voglio vivere accanto a della gente umana, molto umana.
Che sappia sorridere dei propri errori e comprendere quelli degli altri.
Che non si gonfi di meriti immeritati.
Che non si consideri eletta, prima ancora di esserlo.
Che non sfugga alle proprie responsabilità, chiudendosi nel sicuro delle proprie solitudini.
Che difenda la dignità umana e che desideri soltanto essere dalla parte della saggezza e dell'onestà.
L'essenziale è cercare sempre ciò che fa sì che la vita valga la pena di essere vissuta.
Voglio circondarmi di gente che sappia arrivare al cuore delle persone.
Gente alla quale i duri colpi della vita hanno insegnato a crescere e non a deprimersi.
Sì! Ho fretta di vivere con intensità, che solo la maturità mi può dare.
Pretendo e mi riprometto di non sprecare nemmeno una caramella di quelle che mi rimangono.
Sono sicuro che saranno più squisite di quelle che ho mangiato finora.
Il mio obiettivo è arrivare alla fine soddisfatto e in pace con i miei cari e con la mia coscienza.
Spero che anche il tuo lo sia, perché in un modo o nell'altro, prima o poi, ci arriverai !
Autore: Enrico Riccardo Spelta
Rielaborazione del testo originale di Mà¡rio de Andrade (1893-1945)