Biografia e vita di John Constable (1776-1837)

Pittore che condivise con il contemporaneo
Turner la fama di più grande paesaggista inglese.
John Constable era figlio di un ricco commerciante di cereali e fu educato per
intraprendere una carriera nell'azienda di famiglia, ma la sua passione
per l'arte era molto forte e, nel 1799 il padre accettò a malincuore la sua iscrizione alla Royal Academy di Londra.
Constable continuò a studiare lì fino al 1802 ricevendo lezioni
personali dall'amico George Beaumont e copiando le opere dei grandi maestri del passato.
John Constable viveva a Londra, ma trascorreva molto del suo tempo dipingendo in campagna, dove era nato.

Il suo lavoro ebbe poco successo in Inghilterra e questo lo fece vivere
in ristrettezze economiche che lo costrinsero a rimandare le nozze con
la donna che amava, fino alla morte del padre, quando l'eredità raddrizzò le sue finanze.
Il matrimonio di Constable fu molto felice, ma la moglie morì di
tubercolosi nel 1828 lasciando Constable emotivamente devastato e con sette bambini da allevare.
Nel 1824 la sua opera più nota, "Carretto di fieno che passa un guado"
vinse la medaglia d'oro al Salon di Parigi, ma solo nel 1829, ormai
ultracinquantenne, Constable fu eletto, con una maggioranza minima, membro della Royal Academy.
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Nel 1833, inorgoglito dalla sua nuova posizione, iniziò a tenere lezioni
sulla pittura di paesaggi, mostrando una conoscenza impressionante così
come un amore smisurato per il soggetto. Nonostante le sua capacità di
oratore lo aiutassero a consolidare la sua reputazione, alla sua morte
era praticamente sconosciuto e solo la biografia del suo amico C.R.
Leslie, pubblicata nel 1843, contribuì a creare la sua fama dopo la morte.
La prima produzione di Constable fu fortemente influenzata da
Gainsborough (anch'egli nativo del Suffolk) e dai paesaggisti olandesi
del XVII secolo (ammirò particolarmente Van Ruisdael). Tuttavia cercò
sempre di comunicare le sensazioni che provava di fronte alla natura,
comunicando, per usare le sue parole "luce, rugiade, brezze, fioriture".

Come in letteratura il suo contemporaneo William Wordsworth rifiutò ciò
che i suoi predecessori chiamavano 'dizione poetica', così egli si
staccò dalle convenzioni pittoriche dei paesaggi del XVIII secolo,
affermando: "Correvano dietro all'immagine e ricercavano una verità di seconda mano".
Infatti pensava che "non esistono due giorni uguali, nemmeno due ore;
nemmeno sono mai esistite due foglie di un albero uguali dacché il mondo è stato creato".
A differenza di Turner, che viaggiò molto, Constable non si recò mai
all'estero, e le sue opere migliori riguardano i luoghi che più
conosceva e amava, in particolare il Suffolk e Hampstead (a quei tempi
un villaggio a nord di Londra), dove visse dal 1821.
Per rendere i cambiamenti climatici e le variazioni della luce abbandonò
i metodi tradizionali di sfumatura, sostituendoli con una pennellata
grezza e vigorosa, a suggerire lo scintillare del sole, i movimenti
delle nuvole nel cielo o la drammaticità delle tempeste.
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A molti contemporanei la sua opera appariva incompleta, ma tra gli altri
Heinrich Fà¼ssli lodò la freschezza del suo approccio: C.R. Leslie però
ricorda di avergli sentito dire: "Mi piacciono i paesaggi di Constable;
è sempre pittoresco, con colori raffinati, e la luce si trova sempre
nella giusta posizione; ma mi fa venire in mente l'impermeabile e l'ombrello".
Constable lavorò moltissimo all'aperto, producendo numerosi schizzi a
olio, ma le opere definitive venivano prodotte in studio.
Per i lavori più ambiziosi (che chiamava six-footers) adottò l'inusuale
tecnica di eseguire uno schizzo a misura definitiva, che in epoca
recente sono stati apprezzati più delle opere finite per la loro
pennellata forte e libera (lo schizzo a grandezza definitiva di The Hay
Wain si trova al Victoria & Albert Museum di Londra, che possiede la più
vasta collezione di opere di Constable, la maggior parte delle quali è stata donata dalla figlia).
In Inghilterra Constable non ebbe nessun reale successore e i molti
imitatori (tra cui il figlio Lionel, 1825-1887) tornarono piuttosto alle
composizioni formali più che agli schizzi dal vero. In Francia,
tuttavia, esercitò un'influenza fondamentale sui pittori romantici come
Delacroix e i membri della scuola di Barbizon.