Neruda: Lentamente muore

PRECISAZIONE



Il testo della poesia è di Martha Medeiros, giornalista e scrittrice brasiliana nata nel 1961. Da anni passa come una catena di sant’Antonio dalle caselle di posta elettronica ai blog. Una ricerca su Google produce quasi cinquantamila risultati per le parole Neruda e “lentamente muore”, ma solo pochissimi siti segnalano l’errore

¿QUIEN MUERE?



neruda lentamente muore

Muere lentamente
quien se transforma en esclavo del hà¡bito,
repitiendo todos los dà­as los mismos trayectos,
quien no cambia de marca,
no arriesga vestir un color nuevo
y no le habla a quien no conoce.

Muere lentamente quien evita una pasión,
quien prefiere el negro sobre blanco
y los puntos sobre las “à­es”
a un remolino de emociones,
justamente las que rescatan el brillo de los ojos, sonrisas de los bostezos,
corazones a los tropiezos y sentimientos.

Muere lentamente
quien no voltea la mesa,
cuando està¡ infeliz en el trabajo,
quien no arriesga lo cierto por lo incierto
para ir detrà¡s de un sueà±o,
quien no se permite
por lo menos una vez en la vida,
huir de los consejos sensatos.

Muere lentamente quien no viaja,
quien no lee,
quien no oye màºsica,
quien no encuentra gracia en sà­ mismo.

Muere lentamente
quien destruye su amor propio,
quien no se deja ayudar.

Muere lentamente,
quien pasa los dà­as quejà¡ndose
de su mala suerte o de la lluvia incesante.

Muere lentamente,
quien abandona un proyecto
antes de iniciarlo,
no preguntando de un asunto
que desconoce
o no respondiendo
cuando le indagan sobre algo que sabe.

Evitemos la muerte en suaves cuotas,
recordando siempre que estar vivo
exige un esfuerzo mucho mayor
que el simple hecho de respirar.

Solamente la ardiente paciencia
harà¡ que conquistemos
una espléndida felicidad.

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CHI MUORE?



chi muore

Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca,
chi non rischia di vestire un colore nuovo,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero al bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in sé stesso.

Muore lentamente,
chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare.

Muore lentamente,
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore,
chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono
qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.

Soltanto l’ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una splendida felicità.

“Ode alla vita”, di Martha Medeiros

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