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eMMC e SSD: le due unità di memoria a confronto

Oggi proviamo a trovare una soluzione all’eterno dilemma: meglio scegliere un dispositivo con una memoria eMMC, oppure con una memoria SSD? In realtà, come scopriremo presto, non esiste affatto una risposta univoca.

Le unità di memoria multimediale integrata (eMMC) e le unità di memoria a stato solido (SSD) hanno molto in comune, compreso l’uso della memoria flash NAND, ma sono diverse: ognuna ha i propri vantaggi e, ovviamente, i propri svantaggi.

Continuando a leggere potrai scoprire maggiori informazioni su entrambe le unità di memoria e capire i motivi che spingono i produttori a usare una o l’altra all’interno dei propri dispositivi.

Cos’è la memoria eMMC

L’acronimo eMMC sta per l’inglese “Embedded MultiMediaCard”, ovvero “scheda multimediale integrata”. Questa memoria si trova principalmente all’interno dei dispositivi mobili come tablet e smartphone, nei computer a scheda singola (SBC) e in alcuni PC portatili.

La memoria eMMC è “integrata” perché viene saldata sulla scheda madre del dispositivo. Proprio come le chiavette USB e le schede SD, questa unità è costituita da una memoria flash NAND che non necessita di un’alimentazione continua per conservare i dati e, di conseguenza, funziona anche a dispositivo spento.

Vantaggi e svantaggi

Lo standard attuale per le memorie eMMC consente una velocità di trasferimento dei dati fino a 400 MB/s che è tutto fuorché lenta, soprattutto se paragonata a quella di un disco rigido. Tuttavia, non è solo la velocità di trasferimento complessiva a determinare il modo in cui la memoria integrata influenza le prestazioni di un dispositivo. 

In generale, L’eMMC ha una buona velocità, ma un volume ridotto di trasmissione dei dati che devono “percorrere” lo stesso percorso sia in entrata che in uscita.

Uno dei punti di forza indiscussi di queste unità di memoria è il prezzo. Se hai bisogno di un tablet o laptop conveniente solo per navigare su Internet, guardare contenuti in streaming e scrivere documenti, l’eMMC basta e avanza!

Cos’è la memoria SSD

La sigla SSD deriva dall’inglese “Solid State Drive” che si traduce in italiano come “memoria a stato solido”. Si tratta di un’unità di archiviazione dati che usa una serie di memorie flash per archiviare i dati. È simile a un disco rigido tradizionale, ma non ha parti mobili, il che la rende più affidabile e resistente agli urti.

La memoria SSD può essere considerata come un’evoluzione della eMMC e, di conseguenza, è più sofisticata, ha prestazioni migliori e un prezzo decisamente più elevato.

Vantaggi e svantaggi

Le unità di memoria SSD hanno una velocità di lettura e scrittura significativamente più elevata rispetto ai dischi rigidi tradizionali e alle unità eMMC e consentono un caricamento più rapido di programmi e file. Allo stesso tempo, le SSD presentano una maggiore capacità di archiviazione, ideale per gli utenti che necessitano di archiviare grandi quantità di dati.

Le schede SSD sono migliori delle eMMC anche in termini di consumo energetico e permettono di prolungare la durata della batteria dei dispositivi. Insomma, le SSD offrono prestazioni superiori, maggiore capacità di archiviazione, maggiore risparmio energetico, maggiore affidabilità e migliore portabilità per gli utenti, ma hanno anche degli svantaggi.

Oltre ai costi elevati di cui abbiamo già parlato, le unità SSD hanno una durata di vita limitata in termini di numero di cicli di scrittura, il che significa che potrebbero non funzionare più dopo un certo numero di anni di utilizzo. Inoltre, usano connettori e protocolli diversi per connettersi al computer; quindi, è importante verificare la compatibilità con il sistema prima dell’acquisto.

È importante considerare i vantaggi e gli svantaggi di eMMC e SSD prima di procedere con la scelta che, come abbiamo visto, deve essere fatta tenendo in considerazione il proprio budget, ma anche l’uso che si desidera fare del dispositivo.

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