Guida di Ascoli Piceno

Come arrivare a ad Ascoli Piceno



Ascoli Piceno è una piccola città posta fra i monti ed il mare, con gioielli d'arte e spettacolari panorami.

In auto:
- Da Roma/Napoli/Calabria
Percorrere l'autostrada A24 fino al casello di Teramo, proseguire quindi sulla SS81 fino ad Ascoli Piceno
- Da Bologna/Pescara/Foggia/Bari:
Percorrere l'autostrada A14 fino al casello di S. Benedetto del Tronto, quindi prendere il raccordo che porta ad Ascoli Piceno.

In treno:
Ascoli Piceno è servito dal tratto ferroviario San Benedetto del Tronto - Ascoli Piceno che la collegano alle altre città.

In aereo:
Ascoli Piceno è servito dall'Aeroporto Internazionale Raffaello Sanzio di Falconara che effettua collegamenti giornalieri con le principali località e Aeroporti italiani ed esteri.

Ascoli Piceno cenni storici

Ascoli Piceno - Giostra della quintana

Ascoli ha una origine antichissima.

Infatti i primi insediamenti risalgono all’età del Bronzo (1800 – 1600 a.C.).

La città si sviluppò e si ingrandì quando divenne colonia romana (286 a. C.).

Di questo periodo resta la Porta romana del I secolo a.C. sotto la quale passava l’antica via Salaria, ed i resti di un teatro.
Tra l’89 e il 91 la vita politica di Ascoli sfociò in una guerra civile ed i romani l'assediarono e la misero a ferro ed a fuoco.

Con la caduta dell'Impero romano, Ascoli fu di volta in volta conquistata e governata prima dai Goti (554), dai Longobardi (578), poi verso l'anno 1000 divenne Libero Comune.

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Ascoli Piceno ancora storia

Ascoli Piceno  - Palazzo dei Capitani

La vita del Libero Comune di Ascoli fu corrosa dalle lotte interne tra Guelfi e Ghibellini e dall'intervento nella lotta tra Papato ed Impero.

Nel 1242 come alleata del Papato, fu distrutta dalle truppe dell'imperatore Federico II di Svevia e, quasi metà delle duecento torri gentilizie che ornavano la città, vennero in quell'occasione abbattute.

Dopo il saccheggio, al governo della città si susseguirono le Signorie dei Vassalli dell'Imperatore: i Malatesta, i Tibaldeschi, i Gomez, gli Sforza, governi tutti di vita breve, finché, nel 1502, Ascoli Piceno entrò a far parte dello Stato Pontificio al quale rimase legata, a parte il periodo napoleonico, fino al 1860.
In quell’anno fu annessa, come le altre regioni,  al Regno d’Italia.

Cosa vedere ad Ascoli Piceno: Piazza del Popolo

La città, con le sue strade strette e tortuose, le sue torri e le sue porte mantiene tutt'oggi il caratteristico aspetto medievale.

Piazza del Popolo, sulla quale si affaccia il Palazzo dei Capitani del Popolo (XIII-XVI sec.), al cui interno sono stati rinvenuti molti resti di preesistenti edifici romani e medioevali è, come nei secoli passati, il centro di ritrovo della gente.

Ascoli Piceno - Loggia dei mercanti

Qui, durante la prima settimana di agosto, si tiene la famosa Giostra della “Quintana”, torneo di origine rinascimentale in cui i cavalieri cercano di aggiudicarsi un palio.

Sulla piazza si affaccia anche la Chiesa di S. Francesco e la Loggia dei Mercanti del 1513.

le Torri

Ascoli Piceno  - Porta Solestà

Ascoli è detta la Città dalle Cento Torri Gentilizie, infatti, nel 1242 quando venne conquistata da Federico II ne fece distruggere 91 delle 200 esistenti.

Esse erano delle vere e proprie costruzioni militari che servivano a rappresentare il potere delle famiglie cui appartenevano.

Oggi ne possiamo vedere una cinquantina, anche se molte sono state ridimensionate ed inglobate nelle abitazioni e due trasformate in campanili di chiese. La più leggiadra tra quelle esistenti è la torre degli Ercolani, alta circa 35 metri e rastremata in cima.

Ascoli Piceno: Le vie storiche

Le Torri di Ascoli Piceno

Passeggiando per Via di Solestà, fiancheggiata da dimore medievali e rinascimentali, si trova il Ponte di Solestà o Ponte dei Cappuccini, una costruzione romana ad un'arcata che attraversa il fiume Tronto.

In Via dei Soderini si possono ammirare alcune costruzione del Duecento come la maestosa Torre Ercolani (XI-XII secolo), la Casa Longobarda e la Chiesa di S. Giacomo (XIII-XIV secolo).

Piazza Arringo

Questa grande antica piazza si apre sopra l’antico percorso della via Salaria.
Qui si trovano edifici molto importanti:
il Duomo, dedicato al primo vescovo di Ascoli, Sant'Emidio, protettore dai terremotati.
Edificato sopra una precedente costruzione romana tra il V e l’VIII secolo, possiede una suggestiva facciata progettata da Cola dell’Amatrice nel 1539, mentre all'interno la Cappella del Sacramento custodisce un polittico di Carlo Crivelli (1473) e un tabernacolo di Giorgio Vasari (1573).

Poco distante, sorge il Battistero del XI secolo di forma ottagonale, il Palazzo Vescovile che ospita il Museo Diocesano, il Palazzo Comunale e il Palazzo Panichi, sede del Museo Archeologico.

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Palazzo Malaspina e Forte Malatesta

Ascoli Piceno - Forte Malatesta

Ascoli Piceno - Duomo

Nella costruzione severa e poderosa della seconda metà del Cinquecento, Palazzo Malaspina, ottenuto con la fusione di edifici trecenteschi e rinascimentali, si trova oggi la Galleria Civica d’Arte Contemporanea.

Il Forte Malatesta dalla elegante struttura a pianta stellata, venne costruita includendovi anche i resti delle preesistenti costruzioni e della Chiesa di Santa Maria del Lago, che fu trasformata in mastio nel 1349 da Galeotto Malatesta e ricostruita su disegno di Antonio da Sangallo tra il 1540 e il 1543 per volere di Papa Paolo III.
Tra il 1797 e il 1798 il Governo Pontificio utilizzò il Forte come caserma, mentre dal 1828 al 1978 venne impiegato come carcere giudiziario.


Foto di Ascoli Piceno

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