Sleuth, gli insospettabili
Sleuth - Gli insospettabili
Titolo originale: Sleuth
Nazione: USA
Anno: 2007
Genere:
Thriller
Tempo: 86'
Regista: Kenneth Branagh
Cast:
Jude Law,
Michael
Caine, Harold Pinter, Kenneth Branagh, Carmel O'Sullivan
Data di uscita: 9 novembre 2007.
Trama
Nella sua casa lussuosa e supertecnologica, il celebre ed egocentrico scrittore di gialli Andrew Wyke (Michael Caine), affronta il giovane amante della moglie, Milo Tindle (
Jude Law).
L'incontro ha per oggetto una donna e la sua richiesta di divorzio, che il giovane ed ingenuo Milo vuol ottenere per lei.
Il marito, una celebrità che basa il suo diritto di possedere l'amore della moglie per la sua intelligenza e l'amante un attore sconosciuto, di origine italiana, che crede nella sua avvenenza.
Tra loro inizierà un gioco che all'inizio sembra solo contorto, ma che presto si rivela una partita crudele per finire in un duello all'ultimo sangue.
La donna, ideale protagonista invisibile della storia, che è la causa della contesa, non appare nel film, è solo un fantasma che aleggia
continuamente nei discorsi dei due.
Milo chiede a Andrew di concedere il divorzio a sua moglie, ma in cambio lo scrittore gli propone un patto: rubare i gioielli che lui stesso custodisce nella propria cassaforte per truffare l’assicurazione.
Milo accetta l’accordo...
Commento
Girato tutto in interni, “Sleuth” è costruito sul mortale duello fra i suoi due protagonisti: Wyke, un noto romanziere abbandonato dalla moglie, e Tindle, un modesto parrucchiere di origini italiane che cerca di sfondare come attore.
L'incontro tra Wyke, raffinato, arrogante e vendicativo, e Tindle, sfrontato e un po’ volgare, finirà per trasformarsi in breve tempo in un crudele gioco del gatto con il topo, che vedrà i due contendenti affrontarsi a colpi di inganni, lusinghe e raggiri via via più pericolosi.
Ma fra colpi di scena, crimini quasi perfetti e tentativi di seduzione, quello che era iniziato come un gioco si concluderà inevitabilmente in una guerra spietata e dall’esito tragico.
A fare da scenario a questo susseguirsi di trappole c’è la casa di Wyke, con il suo arredamento freddo e ultramoderno con una sovrabbondanza di specchi, vetrate, ascensori e scalinate, in cui ogni spazio è sorvegliato da una fitta rete di telecamere.
In questa atmosfera angosciosa e claustrofobica, nella quale luci dai toni glaciali (il verde, il blu, il grigio) cambiano continuamente, due uomini combattono per una donna che non si vede mai, in un’ambigua partita nella quale ciascuno punta ad umiliare e soggiogare l’altro, e dove menzogna e realtà sono destinate a sovvertirsi in maniera imprevedibile.
Battute affilate e taglienti, rendono ferocemente divertente la prima parte, ironica, graffiante, ma nella seconda parte il meccanismo narrativo scade ogni tanto in un’eccessiva artificiosità, nonostante il sempre presente humor nero.
Ad ogni modo, il livello di tensione è mantenuto costante dalle eccellenti interpretazioni di un Michael Caine sadico e ghignante, che gode nell’ostentare la propria superiorità intellettuale e sociale e di un altrettanto bravo Jude Law, il quale non esita a sfruttare il proprio fascino di stallone per denigrare, pericolosamente, la scarsa virilità del rivale.
Un film teatrale di ottima qualità e originalità -da non perdere!
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