Biografia e vita di Rosso Fiorentino (Italia, 1495-1540)
Rosso Fiorentino, è il soprannome di
Giovanni Battista di Jacopo, pittore italiano il cui contributo fu di importanza fondamentale per la affermazione del
Manierismo, nasce a Firenze nel 1495.
Allievo di
Andrea del Sarto (1486-1531) e di
Jacopo da Pontormo (1494-1557), il giovane pittore, soprannominato Rosso, per i suoi capelli rosso brillante, pur avendo lavorato con i maestri della scuola fiorentina, mostrò fin dalle opere giovanili, una personalità indipendente.
"La Deposizione" o Deposizione dalla Croce eseguita nel Duomo di Volterra è considerata la sua opera più importante e meglio
riuscita.
Questa opera eseguita nel 1521 e conservata nella Pinacoteca Comunale di Volterra, è una Pala d'Altare che sorprende per la prospettiva
estremamente personale e per il movimento acrobatico delle figure; il tutto è potenziato da una luce tagliente e da colori insoliti, realizzando una composizione dinamica e intrecciata che produce un effetto inquietante, tipico di molte opere italiane del Cinquecento.
Altri suoi lavori molto noti sono il grandioso "Mosè che difende le figlie di Ietro", i dolcissimi "Angeli musici", il "Ritratto di ragazza", la "Madonna col Bambino e santi" conservati alla
Galleria degli Uffizi di Firenze.
Di lui il Vasari ne "Le vite degli artisti" dice di Rosso: "... lui era sempre molto poetico nella composizione delle sue figure, audace e ben radicata nella sua progettazione, con uno stile affascinante e mozzafiato fantasia ...".
Dallo "Sposalizio della Vergine", eseguita nella chiesa di San Lorenzo a Firenze nel 1523, si nota come le sue figure tendono a diventare più solide e monumentali.
Rosso Fiorentino dopo Firenze, lavorò a Roma, da cui dovette fuggire, a causa Sacco di Roma del 1527 dei Lanzichenecchi spagnoli di Carlo V, per rifugiarsi a Venezia.
Questa fuga segnò una svolta nella maturazione dell'artista, nelle cui opere entrò una tematica più cupa, come in "Lamento o Pietà" (1528,Sansepolcro) e "Trasfigurazione" (1528-1530, Duomo di Città di Castello).
Nel 1530 Francesco I lo chiamò in Francia, in veste di pittore ufficiale, per rinnovare lo Chà¢teau de Fontainebleau; qui Rosso Fiorentino ha lavorato con altri italiani come
Francesco Primaticcio (1505-1570), formando la
Scuola di Fontainebleau che ebbe una grande influenza sulla pittura francese dell'epoca.
Per la Reggia di Fontainebleau decorò insieme a Francesco Primaticcio il Padiglione di Pomona (1532-1535) e la Galleria di Francesco I (1534-1537), con un manierismo più contenuto ed elegante, in linea con il gusto della corte francese.
Giovanni Battista di Jacopo, Rosso Fiorentino, mori a Fontainebleau nel 1540 lasciando in eredità alla Francia il lavoro di dieci anni della
Scuola di Fontainebleau, da cui lo stile italiano Manierista si diffusa nel Nord Europa.