Biografia e vita di Joan Mirò (1893-1983)

Biografia di Joan Mirò

Joan Mirò i Ferrà, pittore, ceramista, disegnatore, incisore e scultore spagnolo, nasce a Barcellona il 20 Aprile 1893.

Figlio di un orologiaio, dopo aver frequentato una scuola commerciale, a 17 anni già lavora come contabile in un negozio di drogheria, ma, molto interessato all'arte, disegna e frequenta lezioni private di disegno dall'età di otto anni.

Biografia di Joan Mirò

Nel 1912 Joan Mirò, non trovando soddisfazione nel lavoro, dopo essersi ammalato di tifo, che lo costringe a lasciare il lavoro, durante la convalescenza decide di dedicarsi esclusivamente alla pittura.

Frequenta la Scuola di Francesc Galà­ e si iscrive al Circolo Artistico di Sant Lluc, dove incontra Joan Prats.


(pubblicita' ads A1)


Nel 1916, affitta uno studio insieme a Enric Cristófol Ricart ed entra in contatto con personalità del mondo dell'arte.

Nel 1918 aderisce al Gruppo Courbet, di cui fanno parte anche Josep Llorens Artigas, J.F. Rà¡fols e Ricart, tenendo la sua prima personale da Dalmau a Barcellona.

Nel 1920 Joan Mirò si trasferisce a Parigi dove, frequentando i pittori di Montparnasse ed il circolo dadaista di Tristan Tzara, ha stimolanti contatti intellettuali con personalità emergenti come Pablo Picasso.

Negli anni seguenti, pur vivendo a Parigi, il pittore passa lunghi periodi nella casa si famiglia a Montroig in Spagna, dove i soggetti prediletti dei suoi quadri sono la natura, alberi, case di campagna: è il suo periodo "dada" (1916-1922).

Biografia di Joan Mirò

Nel giugno 1925 tiene la sua prima esposizione individuale alla galleria Pierre, la sua pittura si sta trasformando, si sta avvicinando al Surrealismo.

Un viaggio in Belgio e nei Paesi Bassi, fatto nella primavera del 1928, gli ispira interpretazioni molto libere dei dipinti dei grandi maestri olandesi del Seicento, intitolate genericamente Interno olandese.

Nel 1929 e nei due anni seguenti lavora moltissimo, ha molte esposizioni personali non solo a Parigi, dove vive, ma anche a New York.

Negli anni '30 inizia la sperimentazione artistica di Miró, che esplora le possibilità espressive della litografia, dell’ acquaforte, della pittura su carta catramata e sul vetro, ma anche la scultura.

Dal 1932 al 1936 il pittore vive con la famiglia a Barcellona, dove nasce la sua unica figlia Maria Dolores.

Allo scoppio della Guerra Civile Spagnola, Mirò ritorna a Parigi da dove è costretto ancora a fuggire per l'invasione nazista.

Dagli anni '40 Joan Mirò vive stabilmente a Mallorca, terra d'origine di sua madre o a Montroig; sviluppa uno stile surrealista sempre più marcato al punto che André Breton, fondatore di questa corrente artistica, lo descrive come "il più surrealista di noi tutti".

L'artista diventa uno dei più radicali teorici del surrealismo, in numerosi scritti ed interviste esprime il suo disprezzo per la pittura convenzionale esprimendo il desiderio di “ucciderla” ed “assassinarla” per giungere a nuovi mezzi di espressione.

La posizione di Mirò nel mondo dell'arte è ormai confermata e, nel 1940, Shuzo Takiguchi ne pubblica la prima monografia.

Biografia di Joan Mirò

Durante il Franchismo (1939-1975), Joan Mirò non ha riconoscimenti in patria, ma nel 1954 vince il premio per la grafica alla Biennale di Venezia e, nel 1958, il Premio Internazionale Guggenheim.

Nel 1979 l’Università di Barcellona gli conferisce la laurea honoris causa; nel 1980 riceve la medaglia d’oro delle Belle Arti dal Re di Spagna Juan Carlos e nel 1981 viene premiato con la medaglia d’oro di Barcellona e della Generalitat (Governo della Catalogna).

Le opere della maturità artistica di Mirò sono caratterizzate da sfondi geometrici e colori omogenei, da immagini fantastiche, fantasiose e umoristiche, contorte nel tratto e nel significato.


(pubblicita' ads A3)


Per preservare la sua produzione artistica Joan Mirò nel 1972 crea la "Fundació Joan Miró" a Barcellona e nel 1981 la "Fundació Pilar e Joan Miró" nella sua proprietà a Palma de Maiorca.

Per trovare altre forme di espressione alla sua creatività, l'artista si dedica alla scenografia per uno spettacolo teatrale ed alla scultura monumentale.

Risale a questo periodo la sua celebre scultura "Dona i ocell" (Donna e uccello), che si può ammirare nel parco Joan Miró a Barcellona.

Per i suoi lavori Mirò usa colori di forte impatto, rosso, blu, giallo e nero, realizzando opere sempre più astratte caratterizzate da tratti e linee di colori crudi e piatti che hanno lasciato il segno nella storia dell'arte.

Negli ultimi anni della sua lunga vita, Joan Mirò, morto a Palma de Mallorca il 25 dicembre del 1983 a 90 anni, dilata le sue esperienze artistiche sperimentando la scultura gassosa e la pittura quadridimensionale.

L'anno prima di morire dipinge il quadro che sarebbe servito per celebrare la coppa del mondo di calcio tenuto in Spagna nel 1982.

Passa alle opere di Mirò pag 1


linea

6 offerta ibsLibri su Joan Mirò

Joan Mirò
cur. Forestier S., Maeght I., 2011, Forte di Bard
Joan Miró. Universi magici. Racconti fantastici di un esploratore di sogni
cur. Vanni M., 2010, Cambi
Picasso, Miró, Dali. Giovani e arrabbiati: la nascita della modernità
cur. Carmona E., Vitali C., 2011, Skira
Mirò illustratore
Tavola Michele, Gatti Chiara, 2009, ETS
Joan Miró. I miti del Mediterraneo
cur. Beltramo Ceppi Zevi C., 2010, Giunti Editore
Joan Miró. Metamorfosi delle forme. Catalogo della mostra (Milano, 15 marzo-29 giugno 2003)
cur. Prat J. L., 2003, Mazzotta
Joan Miró. Dalla figurazione al gesto. Opera grafica (1893-1993). Catalogo della mostra (Reggio Emilia, Teatro Valli, 19 settembre-14 novembre 1993)
Borrà M. Luisa, D'Amico F., 1993, Charta
Gli ultimi sogni di Miró. Catalogo della mostra (Prato, Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, 1994; Udine, 11 novembre 1994-15 gennaio 1995)
Panicelli Ida, Rico Lacasa Pablo J., Miró Joan, 1994, Charta