Biografia e vita di Baglione Giovanni (Italia 1566-1643)
Giovanni Baglione, pittore e storico d'arte, nasce a Roma nel 1566, discendente da una nobile famiglia di Perugia è conosciuto anche come
Cavalier Baglioni, Jean Baglione, Sordo del Barezzo.
Nella sua autobiografia, allegato alla sue "Vite degli artisti" del 1642, Baglione sostiene di aver studiato arte sotto il pittore
Francesco Morelli a Roma.
Dopo gli inizi in ambito tardo manierista romano, nel
1600 diventa membro Accademia di S Luca, il suo stile risulta fortemente influenzato dal naturalismo del Caravaggio, e riceve numerose commissioni.
Nonostante l'inimicizia personale, che culminerà nel processo che costò al Caravaggio un mese di prigione nel 1603, Baglione continuò a utilizzare lo
stile caravaggesco, in particolare nell'uso della luce e del buio.
Nominato Cavaliere nel 1606 il pittore elaborò uno stile per così dire, eclettico, in cuoi sono presenti ricordi del Carracci, di Reni
e dei manieristi, ma nonostante alcuni dipinti molto interessanti, non ha mai veramente sviluppato una personalità
ed una espressività artistica coerente.
Le sue opere più importanti sono gli Affreschi con Storie di Maria a Santa Maria dell'Orto (1598-99), chiesa romana nella quale lavorò con
molte opere addirittura fino al 1641, lasciandovi forse la maggior concentrazione di sue opere.
Più che come pittore Giovanni Baglione è ricordato per la sua attività di storico e scrittore d’arte: nel volume “Le nove chiese di Roma”(1639)
descrisse le principali chiese della città, che, in un certo senso è una delle prime guide artistiche per i pellegrini di Roma.
La sua opera più nota è “Le vite de' pittori, scultori ed architetti” (1642), una serie di 200 biografie di artisti disposte cronologicamente secondo
la sequenza dei papi, da Gregorio XIII a Urbano VIII.
Questa opera resta una delle migliori storiografie dell’arte del Seicento, per l’imparzialità dell’autore e per la mole di notizie sull’ambiente
tardo-manieristico.
Una sua originalità sta nel fatto di avere colto l’importanza di artisti stranieri come Rubens a differenza di altri biografi del periodo, anche perchè ha usato la sua
conoscenza come artista praticante nel valutare le importanti trasformazioni stilistiche in atto in quel momento storico di transizione.