Faust...o patto col diavolo
Chiamalo come vuoi
Giocare al gatto e topo
Tu?
Io?
Quale dei due
verrà inghiottito?
Un gioco duro,
spietato,
avvolgente
Con un vincitore
e un vinto
Con uno che andrà via
portandosi
le spoglie altrui
E l’altro lascerà sul campo
il suo sangue
Si leccherà le sue ferite...
a lungo
Io?
Tu?
Ognuno affila le sue armi
Mette a frutto con perizia
l’esperienza
Spinge...
si ritrae...
si nasconde,
per poi tornare sulla scena,
ancora
più attraente
Attore esperto,
incallito
che filtra sensazioni
Le rimescola
Le porge come nuove
Ma son solo
Vecchie trame
ricondite
Luccicori senili
Sensazioni da afferrare
come ultima spiaggia,
come preziosità
irripetibili
Ogni tocco
fa vibrare,
sconvolge,
rivolta
Anime e carte in gioco
Corpi assetati
e menti voraci
Orca
e pescatore
Nella rete del nulla eterno
non si sa chi resterà
catturato
e destinato
ad essere cibo
per gli abitanti dell’oceano
Faust?
Faust o inganno...
o disinganno?
Mi piacerebbe,
invece,
non combattere battaglie
Come sempre
sul campo
lo so già
vincitori e vinti
Sono entrambi uguali
perdenti di qualcosa
che a volte
nemmeno loro sanno
Il vincitore
ha perso
un’altra occasione
per lasciare di sé
l’immagine migliore
Ha collezionato
un altro senso
di rimorso
ha aggiunto un altro vuoto
nella bisaccia
del suo niente
il vinto,
insieme all’ennesima
sconfitta,
aumenta
la sua sordida rabbia
che lo spegne alla ragione,
al sentimento
Sprecano entrambi,
forse,
l’ultima
occasione concessa
dalla vita
per capirsi,
incontrarsi
Per costruire
la dimensione
dell’amore
...dove non c’è battaglia
ma gioco
...dove gli scudi
sono solo teneri veli
da scostare
...dove le armi
sono solo
stimolo a sensazioni divine
Strada su cui la fantasia
non trova mai confini
Esploratore
di una realtà
mai conosciuta prima
Esiste?
Son solo sogni?
...o torpide trame avvelenate?
Torna all'indice Nicoletta