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Biografia e vita di Charles Gleyre (1808 - 1874)

Ritratto di Charles Gleyre

Conosciuto anche come: Marc-Gabriel-Charles Gleyre.
Nato a: Chevilly, Vaud, Switzerland
E' morto in: Parigi (Département de Ville de Paris) Studente di: Louis Hersent (1777-1860).
Insegnante di: Mariano Baquero (c.1838-dopo il 1890), Frédéric Bazille (1841-1870), Jean-Léon Gérà´me (1824-1904), Jean-Louis Hamon (1821-1874), Daniel Ridgway Knight (1839-1924), Emile-Charles-Julien de La-Rocenoire (1825-1899), Jean-Jules-Antoine Lecomte du Nouy (1842-1923), Claude Monet (1840-1926) 1862-1864, Edmond Morin (1824-1882), Edward John Poynter (1836-1919), Pierre Auguste Renoir(1841-1919), Alfred Sisley (1839-1899), James Abbott McNeill Whistler (1834-1903).
Gleyre, Marc Gabriel Charles, Pittore francese, di origine svizzera, nasce a Chevilly nel cantone di Vaud il 2 maggio 1806.

Rimasto orfano di entrambe i genitori, da bambino è allevato da uno zio a Lione, in Francia, dove frequenta una scuola professionale.

Da adolescente, verso i diciassette anni, si trasferisce a Parigi per studiare alla Accademia d'Arte Svizzera.

Durante i quattro anni che trascorre a Parigi, Gleyre vive praticamente tra la scuola, lo studio artistico Hersents e le gallerie del Louvre a guardare e copiare quadri.

Dopo gli studi artistici a Parigi, il giovane pittore si trasferisce in Italia, per un periodo di riflessione e qui conosce i pittori Horace Vernet e Leopold Robert che stanno facendo un viaggio per studiare i costumi e la vita della gente del sud Italia, per rilevare le caratteristiche storiche della loro razza.

Dipinto di Charles Gleyre
Interessato ai costumi ed alla vita dei paesi mediterranei e del Medio Oriente, Charles Gleyre prosegue il suo viaggio, che durerà sei anni, in Grecia, in Egitto, in Nubia e in Siria, giocandosi la salute.

Rimessosi in forza, negli ospedali di Lione e Parigi, apre un modesto studio in rue de l'Université, dove inizia a realizzare i progetti di lavoro che aveva a lungo elaborati.

Come primo risultato, Gleyre, dipinge "Diana che esce dal Bagno" e "Giovane Nubiana", opere che non attirano l'attenzione del pubblico, ma che verranno scoperte anni dopo.

Nel 1840 invia al Salon il quadro Visione apocalittica di San Giovanni, che praticamente è il suo primo riconoscimento artistico.

Pittura di Charles Gleyre

Nel 1843 espone "Sera" che gli vale una medaglia di seconda classe, e che poi diventerà molto popolare con il titolo Illusioni perdute.

Questo quadro raffigura un poeta seduto sulla riva di un fiume, con il capo chino, che lascia scivolare la sua lira dalla mano distratta, mentre guarda tristemente un allegro gruppo di fanciulle la cui canzone si perde in lontananza mentre la loro barca sparisce lentamente dalla sua vista.

Nel 1843, rileva lo studio di Paul Delaroche, dove continua a dipingere ed a insegnare, vivendo una vita tranquilla, dedicata esclusivamente al proprio ideali artistici, senza cercare il consenso della critica, né fare della sua arte un mezzo per arricchirsi.

Charles Gleyre si rivela un gran lavoratore ed un pittore grandemente produttivo, ma espone pochissimo: nel 1845 espone la Separazione degli Apostoli e nel 1849 la Danza delle Baccanti.

Il pittore ha bisogno di molto tempo per realizzare le sue opere e spesso passa molti mesi pensandole, prima di iniziarle.

Il suo livello di meticolosità nella realizzazione di ogni particolare di un'opera, diventa leggendaria, tanto che i pittori d'allora raccomandano ai propri studenti di prenderlo come esempio.

Anche se vive totalmente ritirato dalla vita sociale, Charles Gleyre è molto interessato alla politica, ed è un lettore vorace di giornali politici tanto che per un periodo, sotto Luigi Filippo, il suo studio era diventato una sorta di club liberale.


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Nonostante i disastri e le guerre che hanno colpito la Francia, era fiducioso per il futuro, sostenendo "La ragione finirà certo per aver ragione!"

Tra le produzioni del suo genio, da ricordare c'è il Diluvio, rappresentato da due angeli che volano sopra la terra desolata, da cui le acque hanno appena cominciato a ritirarsi, lasciando visibili dietro di loro le rovine.

Altri quadri famosi sono l'affollata Battle of the Lemanus ed il Figliol Prodigo, dove, diversamente dalla parabola, il pittore inserisce la madre, felice del ritorno del figlio a cui non si interessa il pentimento.

Sembra che il pittore abbia lasciato circa 683 opere fra quadri, compresi bei ritratti, studi e schizzi.

Durante una visita alla retrospettiva, aperta a nome degli esuli dell'Alsazia e della Lorena, Charles Gleyre muore improvvisamente il 5 maggio 1874, lasciando incompiuto un Paradiso terrestre, che ci viene descritto come un sogno di innocenza, di felicità e di bellezza: Adamo ed Eva in piedi nel paesaggio sublime e gioioso di un paradiso racchiuso fra le montagne, una degna risposta alla "Sera".


Galleria opere d'arte di Charles Gleyre

slideshow
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Partenza degli apostoli per predicare il Vangelo



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La sera o le illusioni perdute



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Romani sotto il giogo



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Tempio egizio (1840)


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Il bagno (1868)

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Dafne e Cloe di ritorno dalla montagna

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Donna orientale

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Prete armeno Smirne (1834)

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Contadino albanese (1834)

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Donna turca (1834)


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Due donne con fiori (1852)


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