Per i contribuenti con Modello 730 a debito, si avvicinano degli importanti adempimenti. Ecco come annullare o ridurre la trattenuta IRPEF.
I contribuenti che hanno presentato il Modello 730/2025, relativo ai redditi percepiti nel 2024, possono incorrere in due tipologie di situazioni: la generazione di un credito o di un debito. Nel secondo caso, è consentito suddividere la somma da versare in rate.
LâImposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) va versato tramite un acconto e un saldo. Ogni anno si è tenuti a pagare il saldo relativo allâanno precedente e lâacconto su quello dellâanno in corso. Questâultimo, a sua volta, va pagato in una o due rate, a seconda dellâammontare. Ă previsto un versamento unico entro il 30 novembre dellâanno in corso, se la somma è inferiore a 257,52 euro; due rate, invece, se lâacconto supera tale importo. La prima rata è pari al 40% e va corrisposta entro il 30 giugno, mentre la seconda ammonta al 60% e va pagata entro il 30 novembre dellâanno in corso. Ma per quale motivo, molti lavoratori riceveranno una busta paga ridotta nel mese di novembre?
Come abbiamo anticipato, il versamento dellâIRPEF viene suddiviso in saldo e acconto. Il saldo 2024 e il primo acconto 2025 sono stati trattenuti sul primo cedolino dello stipendio utile dopo lâinoltro della Dichiarazione dei Redditi (a partire dal mese di luglio); il secondo acconto, invece, verrĂ trattenuto sulla busta paga del prossimo novembre, direttamente dal sostituto dâimposta.
Il disagio economico principale per i contribuenti risiede nella circostanza che tale secondo acconto non è soggetto a rateizzazione. Per chi ha presentato la Dichiarazione dei Redditi con Modello Redditi PF senza sostituto dâimposta, il versamento dovrĂ avvenire tramite Modello F24 entro il 1° dicembre 2025.
Se le imposte non sono dovute, invece, può essere disposto lâannullamento del pagamento, per evitare di dover affrontare una spesa non dovuta e, poi, attendere il rimborso il prossimo anno. Il secondo acconto può essere annullato o ridotto presentando apposita richiesta entro il 10 ottobre, da parte di coloro che, ad esempio, nellâanno di imposta sono andati in pensione o hanno cambiato impiego oppure da chi sa che dichiarerĂ un reddito inferiore. In tutte queste ipotesi, è fondamentale calcolare il debito relativo al 2025 e presentare domanda di trattenuta ridotta o azzerata. Lâistanza va inviata al datore di lavoro oppure allâEnte che eroga la pensione, tramite PEC oppure e-mail tracciabile con ricevuta.
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