Una nuova anteprima dal vivo svela un dettaglio chiave del prossimo top di gamma Xiaomi. Indizi concreti sul comparto camera, tra scelte ottiche e ambizioni pro.
C’è un momento preciso, nel ciclo di ogni flagship, in cui il velo cade. I prototipi escono dai laboratori. Le custodie coprono le scocche, ma non tutto. I dettagli che contano emergono lo stesso. E spesso bastano pochi secondi di ripresa dal vivo per capire dove sta andando il progetto. Negli ultimi anni, la priorità è stata chiara: la fotografia mobile. Le scelte su lenti, sensori e stabilizzazione dichiarano l’identità del prodotto più di qualsiasi slogan. E quando un’unità di pre‑produzione entra in test sul campo, una sola “finestra” è in grado di svelare la direzione tecnica: il modulo fotografico.

Le immagini dei prototipi non raccontano tutto. Però rivelano una cosa concreta: la geometria delle lenti, la dimensione dei sensori, il tipo di zoom. È una lettura grezza, ma affidabile. E in questo caso c’è una “specifica hardware” che sembra già uscire allo scoperto. La scelta riguarda la lunga distanza. Uno spazio quadrato nella matrice delle lenti parla il linguaggio dello zoom ottico spinto. È un indizio che difficilmente inganna, perché quella finestra ha una forma diversa da tutte le altre.
Anteprima dal Vivo del Top di Gamma Xiaomi
Ed eccoci al punto: una recente anteprima dal vivo attribuita al futuro top di gamma Xiaomi mostra un’unità con un’isola camera ampia e un chiaro ritaglio da tele a prisma. In breve, il materiale trapelato suggerisce che il nuovo Xiaomi 17 Ultra adotterà un teleobiettivo “a periscopio” dedicato, affiancato da più fotocamere principali. Al momento Xiaomi non ha confermato ufficialmente questi elementi; le informazioni provengono da unità in test e non da schede tecniche definitive.
Se confermato, questo dettaglio è importante per l’utente. Uno zoom a periscopio offre ingrandimenti reali senza perdere nitidezza. Nella pratica significa ritratti con sfondo compresso, dettagli architettonici puliti, e resa più solida nei concerti o nei viaggi. Abbinato a un sensore principale di grandi dimensioni, il pacchetto punta a prestazioni stabili in notturna, con meno rumore e colori più naturali.

Il contesto aiuta a leggere la mossa. Le generazioni recenti di Xiaomi Ultra, in collaborazione con Leica, hanno puntato su resa cromatica coerente tra focali, profili colore curati e autofocus veloce. Test indipendenti pubblicati da realtà note come DxOMark e GSMArena hanno evidenziato progressi su dettaglio e consistenza tra grandangolo, standard e tele. Non abbiamo ancora dati verificati sul 17 Ultra, ma la direzione appare in continuità con quella strategia.
Un sistema di fotocamere avanzate non serve solo a scattare più lontano. Serve a scattare prima. L’app si apre in un attimo, lo scatto è stabile, l’HDR non “pompa” i colori, e i volti restano realistici. La differenza la noti nella galleria, quando ogni immagine ha lo stesso “look”, che tu sia a 0,6x o a 10x. Se il nuovo Ultra seguirà questa linea, la promessa è una resa prevedibile, quindi affidabile.





