Anche per il prossimo anno saranno in vigore delle misure destinate ad anticipare l’accesso alla pensione. A chi sono destinate?
In vista dell’aumento di tre mesi dell’età pensionabile dal 2027, per evitare il ritorno assoluto alla Legge Fornero, sono state confermate alcune misure di flessibilità in uscita per il 2025. Dal prossimo anno, tuttavia, potrebbero esserci delle importanti novità.

Oltre alla pensione di vecchiaia e a quella anticipata ordinaria, sarà sicuramente possibile usufruire degli sconti sui requisiti per l’accesso al pensionamento se si appartiene a specifiche categorie di contribuenti, che meritano maggior tutela. Per gli altri strumenti di anticipo, invece,
Pensione anticipata 2026: le alternative in vigore
I lavoratori addetti a mansioni usuranti, possono andare in pensione con 61 anni e 7 mesi di età, se possiedono almeno 35 anni di contribuzione. L’elenco delle attività che consentono di beneficiare di tale agevolazione sono quelle incluse nel Decreto Legge n. 67/2011, a cui si aggiungono i lavori notturni svolti per almeno sei ore per 64 giorni lavorativi o per almeno tre ore tra mezzanotte e le cinque del mattino, per tutto l’anno. È, inoltre, necessario che tali lavori siano svolti per almeno sette anni negli ultimi dieci oppure per la metà della vita professionale.

Anche il prossimo anno, inoltre, sarà possibile usufruire di Quota 41 precoci, per la quale servono almeno 41 anni di contributi, a prescindere dall’età anagrafica. È diretta a coloro che hanno 12 mesi di contributi prima del diciannovesimo anno di età e che appartengono a una delle seguenti categorie: invalidi almeno al 74%, caregivers, disoccupati e addetti a mansioni gravose. Anche in tal caso, i lavori gravosi devono essere svolti per almeno sette anni negli ultimi dieci o per la metà dell’intera vita lavorativa.
Opzione Donna e Quota 103, invece, non dovrebbero essere confermate. In virtù del principio della cristallizzazione del diritto, chi ha già maturato i requisiti con le vecchie regole potrà beneficiare delle due misure anche il prossimo anno. In particolare, Opzione Donna è rivolta a coloro che, entro il 31 dicembre 2024, hanno maturato 61 anni di età e 35 anni di contributi e che appartengono a una delle seguenti categorie: invalide almeno al 74%, caregivers, disoccupate o dipendenti di aziende in crisi. Per le mamme, è previsto uno sconto di un anno sul requisito anagrafico in presenza di un figlio, o di due anni se con due o più figli.
Per Quota 103, infine, sono necessari 62 anni di età e 41 di contributi, maturati entro il 31 dicembre 2025. La misura comporta il ricalcolo contributivo dell’assegno e, fino al raggiungimento dell’età pensionabile, non può superare di quattro volte il trattamento minimo INPS.





