Guida di Verona pag. 2

Le porte di Verona

Verona - Porta Borsari

Le porte di città furono progettate dall'Architetto Michele Sanmicheli, sono sempre state considerate come le maggiori realizzazioni della sua carriera di architetto in quanto pur essendo abilmente concepite per svolgere il loro ruolo militare, grazie a una struttura molto solida e ad un buon apparato funzionale, riuscivano a comunicare un’immagine di nobile grandiosità.

Venezia, protesa a ricostituire il dominio nei territori riconquistati, interviene non solo per rafforzare Verona come “chiave dello Stato da terra” ma anche a livello urbanistico, a ribadire, con l’inserzione delle porte monumentali, il valore civile di tutta l’operazione.

Una delle vecchie porte romane è La Porta dei Leoni, prima di essere inglobata negli edifici di Verona, era alta 13 metri (quanto le mura cittadine), aveva pianta quadrata e una corte interna.

Gli angoli del fronte esterno erano fiancheggiati da due torri poligonali di raccordo alle mura.

Le porte di Sammicheli

Verona Porta dei Leoni

Le porte cinquecentesche di Verona apparvero subito straordinarie per la loro epoca, anche se rivelavano anche un forte legame con il passato. Queste porte si differenziano notevolmente per complessità e sfarzo da quelle di altre città italiane.

Sono strutture autonome di forma cubica inserite nella cinta muraria e accessibili tramite ponti levatoi posti sui fossati che le precedevano. Hanno pianta quadrata con quattro pilastri che dividono in parti uguali la facciata, con una corsia centrale più ampia per il traffico veicolare e due corsie laterali per le altre funzioni.

La facciata era rivestita in pietra come negli archi romani (Arco di Costantino) e, oltre all’arco centrale vi erano altre porte per le emergenze.

(pubblicita' ads A1)


Porta Borsari

Porta Borsari era di costruzione romana con corte centrale e doppi passaggi nelle facciate.

Di tale costruzione resta solo la facciata esterna in calcare bianco locale, con due fornici inquadrati da edicole e sormontati da due ordini di finestre, sei delle quali incorniciate da fini decorazioni.

Verona - Porta Nuova (1533-1546)

Verona - Porta Nuova

La porta, chiamata Porta Nuova, appartiene al lungo tratto sud-ovest delle mura difensive della città e, nonostante le modifiche apportate dagli austriaci, conserva in buona parte la forma originaria.

Era concepita come un grande blocco inserito nelle mura, accessibile attraverso un ponte levatoio che copriva un fossato, fungendo così da portale d’ingresso alle mura.

Come pianta rispetta il modello tradizionale, quadrata, con corsia centrale più larga, ma con pilastri molto più spessi e robusti, in quanto la porta doveva sostenere il peso delle artiglierie poste sopra, con due torrette circolari che aumentavano l’aspetto minaccioso della porta rivolta verso Mantova, il potenziale nemico.

L’arco principale dalla chiave di volta della Porta Nuova è ornata dalla testa di Giove Ammone e la statua del Leone di San Marco.

Porta Palio (1547-1557)

Verona - Porta Palio

Porta Palio è considerata un modello esemplare di porta urbana, sia per la sua funzionalità di elemento difensivo sia per la sua connotazione estetica.

Il grandioso porticato aperto verso la città costituisce la maggiore originalità di questa bella porta ed è un richiamo all'antico prestigio della città romana che si raggiungeva seguendo il corso che partiva da qui.

La facciata esterna si rifà al modello dell'arco trionfale romano: in tufo, è suddivisa in tre porte rettangolari di cui quella centrale più grande, racchiuse entro coppie di colonne doriche.

Sopra la chiave degli archi compaiono busti di condottieri romani coperti da elmi e ai lati compaiono stemmi cittadini.

Porta Palio aveva perlopiù funzione civile e veniva aperta solo in rare occasioni come il Palio cittadino.

(pubblicita' ads A3)


Porta San Zeno (1542)

Verona - Porta San Zeno

Porta San Zeno è meno monumentale delle altre porte, essendo stata concepita come porta a carattere civile, priva di qualsiasi carattere difensivo a causa della sua vicinanza con il Bastione di San Zeno.

Economia e velocità di esecuzione (costruita e terminata in un solo anno) hanno fatto preferire una progettazione più affrettata e un uso limitato della pietra nel rivestimento delle facciate, combinato con ampi pannelli a mattoni che le conferiscono un aspetto meno minaccioso rispetto alle altre porte.

La facciata esterna è costituita da un arco in mattoni e due piccole porte rettangolari ai lati, ed è suddivisa da pilastri e bugne in riquadri.
La facciata interna è simile ma decorata con scudi e festoni.