Video di Pantelleria con drone




Guida di Pantelleria

Come arrivare a a Pantelleria

Mappa di Pantelleria

L’isola di Pantelleria è situata nel Canale di Sicilia, tra la Tunisia e la Sicilia. Dalla Tunisia (da “Capo Mustafà”) dista appena 70 km, mentre dalla Sicilia (da “Capo Granitola”) 110 Km.

In aliscafo:
Il servizio è assicurato dalla  Ustica Lines che parte dal Porto di Trapani e arriva a Pantelleria in circa 2 ore e mezza.

In traghetto:
Traghetto SIREMAR - Tirrenia "PIETRO NOVELLI" collega Pantelleria al Porto di Trapani.

In nave veloce:
Dal Porto di Mazara del Vallo parte la Nave Veloce che arriva a Pantelleria in 2 ore circa.

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Pantelleria

Caletta

E’ la quinta isola italiana per estensione, con una superficie di 83 Kmq ed un perimetro di Km. 51,5, una lunghezza massima di Km. 13,7 ed una larghezza massima di km. 8 circa.

Il punto più alto è la Montagna Grande (836 m), antico cratere.

La Perla Nera del Mediterraneo è il nome con il quale viene spesso chiamata quest'isola siciliana. L'origine vulcanica le ha conferito il colore scuro ed intenso della terra immersa nel blu cobalto del mare.

Mare di Pantelleria

Non offre spiagge dorate e stabilimenti balneari ma sicuramente scorci mozzafiato e una natura incontaminata. E' una località fuori dagli schemi classici del turismo, considerata come un'isola non facile proprio per la sua natura selvaggia.

Chiamata dagli arabi: Bent el Rion (Figlia del vento), sebbene Pantelleria non offra spiagge sabbiose attira i suoi visitatori con incantevoli cale, un mare da sogno e una natura selvaggia.

Cenni storici di Pantelleria

Perla Nera del Mediterraneo

La Storia di Pantelleria risale a circa 5000 anni fa.

Per trovare i primi abitanti dell'isola, i "Sesioti", si risale al III millennio a.C.

Attirati molto probabilmente dall'ossidiana, l'oro nero del tempo, questa popolazione, proveniente dall'Africa, affrontò la pericolosità del viaggio insieme alle difficoltà di sopravvivenza per stabilirsi in questa isola.

Della loro civiltà rimangono maestosi monumenti funerari chiamati "Sesi" e resti di capanne e del ciclopico muro, alto circa 8 metri e lungo più di 200, eretto a protezione del villaggio.

Nel IX sec a.c. arrivarono i Fenici, che trasformarono l’isola in un’importante base per i loro commerci con la vicina Cartagine. Si intensifica così la produzione agricola e viene introdotta la coltura della vite ad alberello.

Cosa fare a Pantelleria

Trekking sull'isola

Quest'isola è più vicina alle coste africane che a quelle italiane pertanto chi visita Pantelleria non può non rimaner colpito dal suo sapore mediorientale ereditato da secoli di dominazione araba.

Oltre a magnifici percorsi di trekking, a Pantelleria non possono mancare le immersioni o percorsi benessere scegliendo fra le tante grotte e piscine con i fanghi.

Cosa vedere a Pantelleria

I dammusi

A Pantelleria si possono ancora osservare fenomeni di origine vulcanica: le fonti termali sottomarine nei pressi della costa, le grotte naturali dove si producono emanazioni di vapori sulfurei e le favare, getti di vapore intermittenti che sbuffano dalle spaccature laviche soprattutto in prossimità dei crateri.

Le tipiche case pantesche sono senza dubbio da vedere. Il nome arabo è dammuso, di forma cubica, con il tetto a terrazza che si alza al centro in uno o più rigonfiamenti leggermente bombati che fungono da intercapedine e permettono lo scorrimento e la raccolta dell'acqua piovana. Oggi molti dammusi sono stati trasformati in residenze estive e spesso riuniti in complessi abitativi formati da più unità.

Cosa visitare nei dintorni di Pantelleria

Vapori vulcanici a Pantelleria

Lo Specchio di Venere è un laghetto racchiuso in una conca ovale circondato da colline, fichi d'india, dammusi e palme. Alimentato da una sorgente di acqua sulfurea è frequentato soprattutto per i suoi fanghi ricchi di sali minerali. Si raggiunge in dieci minuti di cammino in salita dalla strada litoranea più o meno all'altezza di Cala Cinque Denti sulla costa nord dell'isola.

Una visita all''entroterra è raccomandata in quanto ci sono i luoghi più belli della zona come Monastero e la Piana della Ghirlanda con la sua contrada collinare ormai disabitata Muègen.

Specchio di Venere

Punto di partenza per altre interessanti escursioni è la Montagna Grande che domina l'isola con i suoi boschi fitti e macchia mediterranea. Una delle attrattave è la Cuddia di Mida da cui si gode una bella vista fino al mare. Poco distante si trovano il Gelfiser, residuo vulcanico e il Monte Gibele, uno dei vulcani meglio conservati di Pantelleria.

Le favare occupano la zona interna dell'isola. Sono getti di vapore caldo che fuoriescono dalle rocce e dalla terra. Da vedere Favara Grande, Fossa d'u Russu e Favarelle.

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Ancora escursioni e gite nei dintorni

Grotta di Benikula

La grotta di Benikulà è un antro collinare dalle cui fessure esce vapore molto caldo, un vero bagno turco naturale.

Alte falesie, coste piatte, pareti rocciose, grotte, scogli e calette si susseguono lungo l'isola.

Cala Cinque Denti, cala Levante, dominata dall'imponente scultura naturale Arco dell'Elefante, Dietro Isola, Martingana e Balata dei Turchi.

Percorrendo il perimetro di Pantelleria, in tutto 51 km, si possono visitare villaggi di memoria araba come Khattbuali, Kharucia, Rekhale, Khazen ed altri paesini come Tracino e Khamma.

Prodotti eno-gastronomici: Il Passito

Passito di Uva Zibibbo

Il Passito di Pantelleria è un vino ricavato da uve zibibbo ed è il più noto prodotto eno gastronomico tipico dell'isola.

L'invenzione del Passito si deve ai Punici.

Fu proprio Magano, il famoso generale cartaginese, a diffondere la ricetta del Passum, ancora in uso oggi a Pantelleria.

La cucina tradizionale di Pantelleria

I capperi pantesi

Tra i primi piatti sono assolutamente da gustare i ravioli amari con il loro delicato ripieno di ricotta e foglie di menta finemente tritate. Carattere di piatto unico, di lunga e laboriosa realizzazione, ha invece il Couscous, di chiara origine africana.

Tra i contorni la Sciakisciuka, caponata calda di verdure e la Cuccurummà con le zucchine locali.

Immancabili i famosi capperi e tumma, il fresco formaggio locale.

Cous Cous: Piatto tradizionale siciliano

Per utilizzare i capperi nelle varie preparazioni in cucina non sono necessari procedimenti particolari: è sufficiente lavarli con acqua corrente e se si desiderano meno salati, lasciarli riposare in una ciotola colma d'acqua per circa un'ora. Altro condimento utilizzato sia per condire la pasta che accompagnare i pesci arrostiti o le carni lessate è il pesto pantesco, a base di pomodoro crudo, olio d'oliva, aglio, basilico e peperoncino.

I dolci tipici sono il cannateddro, tradizionale dolce pasquale di origine orientale, i mustazzola, sfoglie ripiene di un impasto di semola, miele o vino cotto, cannella, scorza d'arancia candita ed altre spezie, di tradizione araba, i ravioli duci ripieni di ricotta zuccherata, gli sfinci, specie di frittelle ricoperte di miele e i cassateddri, a base di farina e sugna, ripiene di ricotta zuccherata arricchita da piccoli pezzi di cioccolata e cannella.


Foto di Pantelleria

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