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Curiosità su Vetrine

Storia dei negozi di souvenir

Da sempre le persone hanno viaggiato ed hanno raccolto souvenir. Già nel 330 a.c., Alessandro Magno utilizzò 3.000 cammelli e muli per portare a casa i souvenir raccolti nella capitale persiana di Persepoli.

Oggi il mercato dei souvenir e dei negozi che li vendono riscuote grandi successi. Siamo ancora ossessionati dalla raccolta di cimeli come se fossero dei segnalatori indelebili delle località visitate. Esistono in tutto il mondo musei che espongono souvenir di tutti i tipi che ricordano luoghi e monumenti.
Souvenirs è appunto un termine francese il cui significato letterale è "ricordi".

Il più classico dei souvenir: la palla di vetro con neve

Uno dei più classici souvenir è la palla di vetro con la neve che cade. E' la Francia il luogo d'origine di questi oggetti, che risalgono alla seconda metà dell'Ottocento.

Alla prima Esposizione Universale di Parigi del 1878, piccole palle di vetro contenente acqua e una polvere bianca, furono inserite tra le novità come fermacarte. L'anno dopo alla stessa esposizione fu presentata una palla di neve contenente la Torre Eiffel da poco costruita, dando così il via a questa tradizione di souvenir diffusa in tutto il mondo.

Nel 1920 le palle di vetro con neve arrivarono oltre Oceano grazie ad artigiani tedeschi che iniziarono ad esportarle in America e Canada. Queste prime palle di neve esportate erano montate su basi blu cobalto dove veniva apposto a mano il nome della città.

Nel 1927 un artista della Pennsylvania incominciò ad introdurre nelle palle di vetro figurine che si muovevano come pesci, cigni o omini di neve. L'invenzione fu subito copiata dai Giapponesi negli anni '30 che cominciarono a fabbricare palle di vetro con la base di plastica o di ceramica.

Il boom delle palle di vetro con neve risale alla fine degli anni '30, quando furono introdotte sul mercato palle di vetro di ogni tipo con grande varietà di fiocchi di neve e montate su basi di diversa forma e materiale e vendute nei negozi di souvenir dalle vetrine piene di oggetti curiosi.