Secondo alcune indiscrezioni che stanno circolando, Iliad e Wind potrebbero fondersi, una notizia che è da tenere sotto controllo in questi giorni. Scopriamo cosa c’è sotto ad un possibile ribaltone di mercato.
Pesanti novità in vista per quello che riguarda il mondo della telefonia, con alcune indiscrezioni che parlano di cambiamenti imminenti. Iliad, compagnia francese di telecomunicazioni, potrebbe infatti fondersi con Wind, a seguito di quanto riportato in queste ultime ore dalla Reuters. Infatti, pare che la conglomerata Ck Hutchinson abbia avviato alcuni colloqui per consolidare con Iliad le attività nel nostro paese, anche se potrebbe esserci qualche intoppo a causa dell’antitrust.
Per chi non la conoscesse, Ck Hutchinson è un’azienda che in Italia controlla il marchio WindTre, ed avrebbe dato vita a dei colloqui con Iliad. L’obiettivo è quello di mettere in atto una vera e propria fusione delle attività di telefonia mobile, che andrebbe a riguardare solamente l’Italia. Il nostro è un paese che offre un mercato molto competitivo in termini di telecomunicazioni, e l’obiettivo è quello di ottimizzare l’offerta e di sfruttare tutto il potenziale delle aziende.
Iliad, le voci di fusione con Wind sono in costante ascesa
Per il momento, tanto i rappresentanti di Iliad quanto quelli di Ck Hutchinson non hanno voluto commentare le indiscrezioni che hanno iniziato a circolare in questi giorni. In base a quanto reso noto dalla Reuters, nel corso delle ultime ore, gli asset di Iliad potrebbero essere valutati qualcosa come 3 miliardi di euro, su base standalone. L’operazione potrebbe dare vita ad una vera e propria joint venture tra Iliad e WindTre, ma anche con un conferimento delle attività di Iliad in cambio di una quota delle azioni dello spin-off delle attività di telecomunicazioni europee, sulle quali Ck Hutchinson è da tempo a lavoro.
L’obiettivo è quello di ridurre da quattro a tre gli operatori telefonici che sono disponibili in Italia, cosa che renderebbe il mercato meno competitivo in questa fase. L’idea di un consolidamento ha già fatto volare Tim a Piazza Affari, con le azioni del gruppo ch sono salite del 4,8% a 0,52 euro giovedì scorso. Al momento, tuttavia, non ci sono ancora conferme ufficiali su quello che è un tema da seguire, che potrebbe portare a grandi cambiamenti nel settore nel nostro paese. Staremo a vedere se le aziende coinvolte decideranno di commentare in qualche modo queste indiscrezioni, ma la fusione appare sempre più probabile.
