Riccardo Zandonai, compositore italiano, nacque a Rovereto in provincia di Trento nel 1883 da famiglia di umili origini.
Riccardo Zandonai fin dall’infanzia espresse un notevole talento musicale, incoraggiato dal padre che suonava il flicorno baritono nella banda del paese.
Tuttavia, fino al 1894, non intraprese studi regolari di musica, ma familiarizzò con gli strumenti musicali che aveva a disposizione, come la chitarra dello zio, il violino e il clarinetto nella banda, ed un vecchio organo della chiesa.

Dal 1894 al 1896 frequenta il Liceo di Rovereto e sembra che il brano intitolato Serenata e Barcarola del 1894 fosse la prova di ammissione alla classe del maestro Gianferrari.
Zandonai proseguì gli studi musicali e si diplomò nel 1901 presso il Conservatorio di Pesaro, diretto da Pietro Mascagni.
Nel 1908, Arrigo Boito, fiducioso del talento del giovane musicista, lo presentò all’Editore Ricordi, che lo incaricò di comporre la sua prima opera lirica, la fiaba Il grillo del focolare, con la quale Zandonai si impose all’attenzione del pubblico e della critica.
Seguirono le opere Conchita (1911), Melenis (1912) e Francesca da Rimini (1914), dall’omonima tragedia di Gabriele D’Annunzio, considerata il capolavoro di Zandonai, che introdusse nel mondo musicale italiano, imperniato sul melodramma verista, elementi del sinfonismo tedesco e dell’impressionismo musicale francese.
Anche le successive opere di Zandonai, fra le quali Giulietta e Romeo (1921), I cavalieri di Ekebù (1923), Giuliano (1928), Una partita (1933) e La farsa amorosa (1933), contengono pagine di notevole freschezza ed inventiva.
Zandonai fu anche un sensibile direttore d’orchestra, compositore di musica sinfonica e cameristica.
Si ricordano, per orchestra, le composizioni: Quadri di Segantini (1911), Patria lontana (1918), Rapsodia trentina (1937); e concerti per vari strumenti, fra cui il Concerto romantico (1921) per violino e orchestra ed il Concerto andaluso (1937) per violoncello e orchestra.
Zandonai scrisse anche musica sacra: la Messa da Requiem e il Te Deum, musica per il balletto Biancaneve, musica per film e pagine corali di vario genere.
Dal 1940 ricoprì la carica di direttore del Conservatorio di Pesaro e morì in questa città nel 1944.