poesie e poeti italiani e stranieri Nicoletta


INCOMUNICABILITA'



Incomunicabilità

E so che non parli la mia lingua

Oggi lo vedo, lo riconosco

Quanto tempo sprecato
In una comunicazione
Impossibile tra noi

Menestrelli di corti diverse

Io e te

Allegra, leggera la mia lingua

Forbita e complessa la tua

Attori di secondo ordine

Io e te

Tentavamo lo scambio
Delle parti

In quella commedia
Senza senso della nostra vita

Intorno a noi registi,
coreografi, autori
scuotevano la testa

mentre, cocciuti come muli,
noi non guardavamo altri
che noi stessi

non sentivamo il palco
traballare

ostinati artisti
credevamo di riuscire
a strappare un applauso
alla platea

su una trama fatta di
parole al vento
scombinate e ricomposte

in trappole di rete
su cui solo agili saltimbanchi
avrebbero rischiato

e solo esperti marinai
avrebbero tirato in barca

Io e te

Affatto marinai

Né tantomeno trapezisti

Solo piccole farfalle
O bruchi impastati in carta moschicida

piccoli ragni incapaci
di tessere armoniche tele

soffocati da noi stessi
finalmente vinti...

E ritorno
sul luogo di battaglia

e cerco le lame
dei nostri scontri

cerco le funi lise

ma...

nessuna traccia

in quel vicolo scuro
splende il sole
sul ciottolato, oggi

Una tempesta nella notte
tempo addietro,
raccontano i vecchi
della zona,
ha ripulito ogni angolo

e riportato al fiume
che scorre fuori
da questa città
ogni piccolo avanzo
di quel triste duello

Per giorni
e mesi ed anni
il fiume
ha cullato in superficie
ninnoli lucenti

Una vecchia sdentata
biascica qualcosa

Non capisco

Una bimba sorride
e ripete che la strega
ha rivoltato il fiume

Ed ora tutto giace
In fondo al suo letto

Ed io guardo
la superficie
di quell'acqua
che brilla sotto il sole

E gorgoglia
In un sorriso di pace

Sulla strada solo
ciottoli lucenti

I miei occhi
volano in alto
ad incontrare il cielo

Senza più reti e ragnatele
da scostare

Sento i miei piedi nudi
muovere una danza

Ma non più
su musiche stonate

... ho ritrovato
passi e ritmi
che gli eventi avean cancellato

Sorride sorniona
la luna col suo faccione
pallido

Mi raccoglie
come su altalena
mi solleva
e sento l'aria tersa
profumar le mie narici

Muovo passi leggeri
su quel tappeto azzurro

Le stelle
come sassi nel mare
si porgono a mo'
di passerella...

Traballo...

Sbando

Guardo il mondo dall'alto
e mi torna la voglia
di ritentare il tuffo

Ancora in scena

Facce già conosciute in platea

una nuova commedia
da prima attrice

Sarà un tonfo?

Un successo?

O solo una carriera
di secondo piano?

Non lo so,
ma è bello recitare ancora

Torna all'indice Nicoletta up