Non so di quali cose
passando per la testa ti inebri
dolce amica
io poco discosta
discreta
osservo gli occhi tuoi
illuminati dalla fiamma
e vi leggo
di sabbie roventi
e di frescure
di tramonti struggenti
di palmizi
di occhi celati
di criniere ai venti
leggo di te
dei tuoi atavici abbandoni
della tua terra sacra e misteriosa
di te amica
delle tue nobili vestigia.
Di me che in questo mare ho navigato
taccio
e la tua mente
abbraccio.
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