renato_guttuso_008

Biografia e vita di Renato Guttuso (1911-1987)

Foto di Renato Guttuso

Renato Guttuso, nasce a Bagheria, in Sicilia, il 26 Dicembre 1911 (ma sua madre lo denuncia all'anagrafe il 2 Gennaio del 1912).

Della sua infanzia Guttuso stesso scrive.. "tra gli acquarelli di mio padre, lo studio di Domenico Quattrociocchi, e la bottega del pittore di carri Emilio Murdolo prendeva forma la mia strada avevo sei, sette, dieci anni...".

Nel 1928 partecipa alla sua prima mostra collettiva a Palermo, ma ormai da quando aveva 13 anni firma i suoi quadri dipinti su tavolette di legno delle quali utilizza le venature del legno come elemento decorativo.

Dai primi quadri Renato Guttuso, fondamentalmente verista e naturalista, insegue un'esecuzione prettamente figurativa di temi ancorati al mondo contadino, rurale, popolare: temi sociali o soggetti dichiaratamente politici.

Mentre frequenta il liceo a Palermo passa il tempo libero nella bottega del futurista Pippo Rizzo, sfruttando l'opportunità di allargare la sua visione della pittura, avvicinandosi al movimento futurista ed al plasticismo di "Novecento".

(pubblicita' ads A1)


Lo stile di Renato Guttuso si stacca dal modello pittorico paterno per approdare, già alla fine degli anni Venti, ad una forma pittorica brillante e luminosa, con tonalità aspre e contrastanti.

Nel 1930 si iscrive alla facoltà di legge, che abbandona dopo il successo ottenuto alla I Quadriennale di Roma.

Nel 1933 scrive, per il quotidiano palermitano "L'Ora", un entusiastico articolo su Pablo Picasso, l'artista spagnolo che sarà il principale modello stilistico e morale per tutta la sua vita.

Seguendo la sua strada il pittore, nel 1937 si trasferisce a Roma, dove conosce la sua futura moglie Mimise, e stringe legami d'amicizia con gli artisti della "scuola romana".

Guttuso diventa il portavoce più eloquente di una giovane generazione di artisti che avevano sviluppato una crescente avversione per la politica e le mode culturali del regime fascista già negli anni prima della guerra.

I giovani artisti esprimevano sui giornali e attraversi le loro opere, le opinioni sulla libertà creativa e sull'imperativo morale del realismo.

Parallelamente Guttuso illustra i suoi ideali in una serie di opere di grandi dimensioni, a partire da "Esecuzione in campagna" del 1938-39, dedicata a Federico Garcia Lorca, "Fuga dall'Etna" del 1940 e "Crocifissione" del 1941.
Allontanatosi da Roma per motivi politici nel 1943, Renato Guttuso si rifugia a Quarto (Genova), ritornando nella capitale l'anno dopo per partecipare alla Resistenza. Protagonisti della mostra "L'arte contro la barbarie", organizzata da "L'Unità", espone i disegni sulle atrocità della guerra, pubblicati nell'album "Gott mit Uns - Dio è con noi", motto inciso sulle fibbie dei soldati tedeschi, del 1945.

Nei febbrili anni del dopoguerra, partecipa alla discussione ideologica fra pittori figurativi ed astratti.

In vari articoli su "Vie Nuove", "L'Unità" e "Rinascita", Renato Guttuso si batte a favore di un realismo descrittivo che considera popolare e accessibile alle masse e segue stilisticamente il primo periodo di Pablo Picasso, quello cosiddetto "Blu".

Pur non potendo negare le affinità con il realismo socialista sovietico, Guttuso sostiene che la propria ideologia artistica scaturisce da convinzioni profondamente sentite e non imposta da alcun sistema politico.

Durante gli anni Cinquanta il pittore è l’esponente principale di una corrente "realista", politicamente impegnata a fianco del P.C.I. spesso polemicamente in lotta con le tendenze "formaliste" di molta arte astratta.

Guttuso, che non tradirà mai la sua personale "campagna di idee", esegue lavori che propongono realisticamente la situazione europea.

Nel 1968, si reca a Parigi dove ritrae i giovani nelle prime marce di protesta in quello che diverrà nel tempo il leggendario "maggio francese".

Dal 1969 vive stabilmente a Roma, nella famosa via Margutta, la strada dei pittori, con la sua compagna Marta Marzotto, la splendida contessa ex mondina e modella.

(pubblicita' ads A3)


E' il periodo intimo dell'artista che inizia una serie di quadri prettamente autobiografici.

Spesso lo spirito polemico affiora prepotente in Guttuso raggiungendo la punta massima con la grande tela "I funerali di Togliatti" del 1972, opera manifesto dell'antifascismo.

Guttuso è un pittore che nonostante appartenga ad un'epoca pieno di mutamenti, sociali e culturali, vivendoli da protagonista, non cambia il proprio stile figurativo, rimanendo sempre il pittore illuminato dalla sua terra.

Negli anni della maturità, Guttuso, continua a dipingere grandi affreschi di eventi contemporanei, spesso con toni marcatamente allegorici, immagini di ispirazione autobiografica e contadina, politicamente connotate.

Tra gli artisti italiani più noti all'estero, Guttuso ha ottenuto numerose mostre prestigiose, fra cui una retrospettiva al Museo Puskin di Mosca ed all'Ermitage di Leningrado.

Ha insegnato pittura all'Accademia di Belle Arti di Roma ed è stato Visiting Professor alla Hochschule fur Bildende Kunste di Amburgo.

Nominato senatore della Repubblica nel 1976, muore a Roma il 18 Gennaio 1987 lasciando alla sua città natale molte opere che sono raccolte nel museo di Villa Cattolica a Bagheria.

Passa alle opere di Guttuso



linea

6 offerta ibsTutti i libri di Renato Guttuso

Guttuso. Passione e realtà. Catalogo della mostra (Parma, 11 settembre-8 dicembre 2010)
cur. Roffi S., 2010, Mazzotta
Guttuso e il teatro musicale. Catalogo della mostra (Palermo, 15 novembre 1997-11 gennaio 1998)
Carapezza Guttuso Fabio, Paolucci Antonio, Siciliano Enzo, 1997, Charta
Renato Guttuso. Biografia per immagini. Catalogo della mostra
Carapezza Guttuso Fabio, 2009, Città Aperta
L'Italia s'è desta: 1945-1953. Arte italiana del secondo dopoguerra da De Chirico a Guttuso, da Fontana a Burri. Catalogo della mostra (Ravenna, febbraio-giugno 2011)
cur. Spadoni C., 2011, Allemandi
Guttuso
cur. Carapezza Guttuso F., 2005, Mondadori Electa
Storie di amici e di arte. Opere dal Museo R. Guttuso
Lo Cascio Favatella Dora, Carapezza Guttuso Fabio, Tornatore Giuseppe, 2004, Falcone
Museo Guttuso catalogo ragionato. Ediz. italiana e inglese
Lo Cascio Favatella Dora, Scaduto Rosario, Carapezza Guttuso Fabio, cur. Bellanca L., 2003, Falcone
Renato Guttuso. Elogio allo sport. Catalogo della mostra (Roma, 1984) Ediz. italiana e inglese
cur. Coni, 1984, Mazzotta
Museo Guttuso di Bagheria
Calvesi Maurizio, Lo Cascio Favatella Dora, Novecento
Guttuso e i gli amici di Corrente
cur. Dei E., 2011, Pacini Editore
Renato Guttuso. Un ritratto del XX secolo
Parlavecchia Paolo, 2007, UTET
Renato Guttuso dagli esordi al Gott mit Uns (1924-1944)
cur. Calvesi M., Favatella Lo Cascio D., 1987, Sellerio
L'occhio dell'eroe. Esercizi di pittura sul «Garibaldi» di Guttuso
2007, Polistampa
Renato Guttuso
Spadaro M. Antonietta, 2010, Flaccovio
La fine dell'avanguardia. Da De Chirico a Guttuso
2010, Miligraf
Renato Guttuso ad Enna. I disegni per il lunario. Catalogo della mostra (Enna, 21 febbraio-5 aprile 2010)
cur. Carapezza Guttuso F., 2010, Città Aperta
Brandi e Guttuso. Storia di un'amicizia
cur. Carapezza Guttuso F., 2006, Mondadori Electa
Renato Guttuso. Il primato della pittura
Guttuso Renato, cur. Masi A., 1998, Edimond