Biografia e vita di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680) pag. 1
Gian Lorenzo Bernini, Architetto, pittore, poeta, scenografo e scultore Barocco, nato a Napoli il 7 dicembre 1598, è stato forse il più grande scultore del XVII secolo.
Figlio d'arte, il suo primo maestro fu il padre Pietro Bernini, scultore fiorentino di qualche talento, che, quando si trasferisce a Roma
porta con se il figlio che si rivela presto un giovane prodigio.
A Roma il giovane artista si applica con grande passione allo studio dell'arte classica assimilando quella linea nervosa e magnifica che lo
renderà un vero caposcuola.
Con la decorazione di Villa Borghese per il cardinale Scipione Borghese, e la scultura del David, realizzata nel 1619, Bernini guadagna l'elogio del ,già affermato pittore Annibale Carracci ed il patrocinio di Papa Paolo V.
Immediatamente al centro della scena artistica romana, Gian Lorenzo Bernini affina le sue doti scultoree, accentuando e perfezionando il senso del movimento nelle figure mitologiche come il gruppo di "Enea, Anchise e Ascanio in fuga da Troia", "Apollo e
Dafne" ed il "Ratto di Proserpina".
Durante questo periodo, lo scultore realizza diversi busti correggendo il rapporto tra testa e corpo e fissando le fugaci espressioni del viso con un forte Realismo.
Nel 1624 papa Urbano VIII gli commissiona il Baldacchino destinato alla Basilica di San Pietro e lo scultore tenta sperimenta un nuovo
connubio fra scultura e architettura.
Il risultato fu il monumentale ciborio con grandiose colonne ritorte e cesellate fuse in bronzo che invece di rapportarsi, come misura, alla
figura dei celebranti, si raffronta con l'immenso spazio ideato da Michelangelo dove la zona dell'altare doveva inserirsi con tutta la potenza e grandezza possibile.
Considerato da Urbano VIII l'artista ufficiale della corte papale e della famiglia Barberini, Gian Lorenzo Bernini che legò il
suo nome tante nuove realizzazioni architettoniche ed scultoree.
Onori ed incarichi a questo punto non mancarono, fra le opere da ricordare primeggia la fontana di Piazza di Spagna detta la "Barcaccia", la Fontana dei fiumi di Piazza Navona, per la quale si avvalse dell'opera di molti collaboratori, la Fontana del Tritone, la tomba monumentale per il Papa che resta come esempio di Arte Funeraria del Seicento.