Correggio Maddalena

Biografia e vita di Correggio (1489-1534)

Conosciuto come: Antonio da Correggio, Le Corrége, Antonio Allegri, Antonio Allegri da Correggio.
Patrocinato da: Isabella d'Este (1474-1539).

Ritratto di Antonio Allegri da Correggio

Le notizie sulla vita di Antonio Allegri, detto il "Correggio" dal nome del paese della sua nascita, sono scarse e spesso incerte; molte provengono da documenti relativi all’attività del pittore emiliano, quali stipule di contratti o accettazione di incarichi.

Gli storici presumono che la data di nascita sia da collocare nell'Agosto 1489 a Correggio, piccola cittadina della provincia di Reggio Emilia, ma pur essendo solo un borgo, non paragonabile alle grandi città, centri di cultura nel Rinascimento, Antonio Allegri si formò in un ambiente ricco di spunti culturali.

Il Borgo di Correggio da secoli era feudo dei nobili Correggio, capitale del piccolo stato di Parma e sede di una corte che nel Quattrocento e nel Cinquecento ebbe una sua importanza culturale, è nota nel mondo letterario la poetessa Veronica Gambara, la celebre studiosa del Petrarca, ammirata dai letterati contemporanei Ludovico Ariosto e Torquato Tasso.

Per studiare pittura è quasi certo che Correggio si spostò a Mantova dove fu allievo, in giovanissima età, di maestri che gli inculcarono l'amore per il mito e la classicità facendogli nel contempo assimilare i caratteri di dolcezza della pittura emiliana del pittore Lorenzo Costa.

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Dal 1503 al 1505 qualche storico lo pone a bottega da Francesco Bianchi Ferrara di Modena, altri lo pongono, almeno fino alla morte di Mantegna avvenuta nel 1506 nella sua bottega del grande pittore.

Dopo la morte del Mantegna, dopo aver lavorato alla sua Cappella funebre, sembra si sia spostato a Ferrara (questo è presunto dagli storici che hanno rilevato, nei lavori di Antonio Allegri, l'influenza sul pittore del maestro ferrarese Lorenzo Costa e di e Francesco Francia da dove attinge il classicismo proprio delle sue prime opere.

Nel 1514, un contratto che lo incarica di dipingere la Pala di San Francesco, fa presumere che Correggio doveva essere maggiorenne, e cioè venticinquenne, non avendo fatto ricorso ad un tutore per la firma di accettazione.

La critica ha a lungo discusso sull'ipotesi del suo viaggio a Roma che oggi si crede, quasi unanimemente, avvenuto nel 1518, avendo rilevato, nei lavori di Antonio Allegri, dopo tale data, dell'influenza sul pittore di Giorgione e di Leonardo.

Dipinto di Antonio Allegri da Correggio

E' probabile che il Correggio si sia recato a Roma per vedere gli affreschi delle Stanze Vaticane e della Cappella Sistina, la cui fama era arrivata anche al nord.

Nel 1519 si sposa con Girolama Merlini, dalla quale ha un figlio maschio, Pomponio, che proseguirà il lavoro del padre, senza eccellere, e tre figlie femmine: Francesca Letizia, Caterina Lucrezia, Anna Geria ed a Parma, realizza gli affreschi della "Camera della Badessa".

Dal 1520 al 1524 affresca per la Congregazione Benedettina la Chiesa di San Giovanni, a Parma.

Ormai Correggio è un pittore affermato, con uno stile riconoscibile e originale, legato alla luce alla quale attribuisce il ruolo principale all'interno della composizione.

Il Pittore riesce ad evidenziare, con le sue pennellate, la differenza fra luce terrena e la luce divina che avvolge i Santi che pone nelle belle pale d'altare e nei molti dipinti. Tra il 1526 e il 1530 Antonio Allegri di Caravaggio si dedica totalmente all'imponente opera di affrescare l'abside del Duomo di Parma, un affresco di ben 650 metri quadri con la magistrale della Assunzione della Vergine nella cupola.

Nel 1529 alla morte della moglie, il Caravaggio rimasto solo con due figli piccoli, ritorna a Correggio dove realizza opere, oggi perdute.

Antonio Allegri da Correggio, muore improvvisamente, nel marzo del 1534 a soli 45 anni, lasciando straordinarie opere in molti musei come altre come la "Madonna di San Gerolamo" (1527, Galleria Nazionale - Parma), la "Adorazione dei pastori" (1530, Gemäldegalerie - Dresda), una scena notturna che è un raffinato esercizio di chiaroscuro e la serie di quadri, con scene mitologiche di raffinato erotismo, commissionati dal duca di Mantova come dono per Carlo V: "Giove e Io" (1532, Kunsthistorisches Museum - Vienna) e "Giove e Antiope" (1532, Musée Louvre - Parigi).


Le opere del Correggio

slideshow
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Correggio Natività (1510)
Natività (1510)



Correggio Adorazione dei Magi (1516)
Adorazione dei Magi (1516)



Correggio Maddalena (1518)
Maddalena (1518)



Correggio Matrimonio di Santa Caterina (1520)
Matrimonio di Santa Caterina (1520)


(F1)

Correggio Adorazione del Bambino (1520)
Adorazione del Bambino (1520)

Fuga in Egitto (1520)
Fuga in Egitto (1520)

Apostoli Pietro e Paolo dettaglio (1520)
Apostoli Pietro e Paolo dettaglio (1520)

Noli me tangere (1522)
Noli me tangere (1522)

Correggio Madonna del latte (1523)
Madonna del latte (1523)

Madonna della cesta (1524)
Madonna della cesta (1524)

Venere con Satiro e Cupido (1525)
Venere con Satiro e Cupido (1525)

Mercurio, Venere e Cupido (1525)
Mercurio, Venere e Cupido (1525)


(F3)

Correggio Deposizione (1525)
Deposizione (1525)

Natività (1528)
Natività (1528)

Leda con il cigno (1531)
Leda con il cigno (1531)

Danae (1531)
Danae (1531)

Correggio Ritratto di un giovane uomo
Ritratto di un giovane uomo

Ecce homo
Ecce homo

Martirio dei quattro santi
Martirio dei quattro santi

Madonna con San Giorgio
Madonna con San Giorgio

Correggio Allegoria della virtù (1534)
Allegoria della virtù (1534)

Ganimede (1532)
Ganimede (1532)

Giove e Io (1532)
Giove e Io (1532)

Madonna con San Francesco (1514)
Madonna con San Francesco (1514)


(f5)

correggio Assunzione della Vergine (particolare) (1530)
Assunzione della Vergine (particolare) (1530)

Assunzione della Vergine (particolare) (1530)
Assunzione della Vergine (particolare) (1530)

Madonna della scala (1523)
Madonna della scala (1523)

Madonna di San Gerolamo (1523)
Madonna di San Gerolamo (1523)

correggio San Giovanni (1524)
San Giovanni (1524)


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