Onitsuka Tiger Debutta nel Mondo delle Fragranze: Presentata la Prima Linea di Profumi del Marchio Giapponese

Un marchio nato per correre entra in una dimensione invisibile: la scia. Una storia di materiali, ritmo e disciplina giapponese che oggi prova a parlare con il naso, non solo con gli occhi e i piedi.

La notizia è semplice, l’effetto meno ovvio: Onitsuka Tiger porta il suo spirito nel mondo delle fragranze. Non un salto nel buio, ma un passaggio coerente per un brand che ha fatto del gesto essenziale la propria firma. Il marchio giapponese, nato nel 1949 e oggi parte dell’universo ASICS, ha costruito un’estetica pulita, modulare, che si riconosce a distanza. Vederla tradotta in profumi suona naturale, quasi inevitabile.

Perché ora? Perché chi ama un brand vuole estenderne l’esperienza. Il mercato lo conferma: secondo Statista, il mercato globale delle fragranze ha superato i 55 miliardi di dollari nel 2023, con una crescita costante del segmento prestige (fonte: statista.com, 2023). E i modelli di licensing — da Interparfums a Coty, passando per player giapponesi come Shiseido — mostrano come le case di moda trasformino il proprio linguaggio visivo in identità olfattiva. Non è solo business: è coerenza narrativa.

Dal passo all’aura

Chi conosce la cultura Onitsuka Tiger sa che il brand lavora per sottrazione. Linee nette, colori misurati, dettagli funzionali. Il punto centrale, qui, è proprio questo: la prima collezione di profumi punta su un approccio essenziale, “minimal ma d’impatto”. Non un caleidoscopio di flaconi, bensì pochi pezzi mirati che privilegiano struttura, pulizia, riconoscibilità. È la stessa grammatica che ha reso iconiche silhouette come la Mexico 66: elementi giusti al posto giusto, niente fronzoli.

A oggi, non sono stati diffusi pubblicamente tutti i dettagli tecnici. Non ci sono note ufficiali, concentrazioni, prezzi o date precise di lancio consultabili in un comunicato stampa verificabile. È plausibile aspettarsi un perimetro olfattivo fatto di agrumi nitidi, legni chiari e muschi tessili — il vocabolario tipico di una collezione sport-luxe — ma questa resta un’ipotesi in attesa di conferma. Anche il packaging potrebbe richiamare le strisce iconiche e i contrasti cromatici del marchio; al momento non ci sono immagini ufficiali pubbliche da citare con certezza.

Cosa aspettarsi (con i piedi per terra)

Distribuzione: con buona probabilità, il debutto passerà dalle boutique monomarca e dall’e-commerce ufficiale, per poi allargarsi a selezionati rivenditori lifestyle. Dettagli non confermati.

Posizionamento: l’identità premium del brand suggerisce un prezzo medio-alto, in linea con il segmento “sport-fashion”. Dato da considerare come stima, non come informazione certa.

Direzione creativa: l’approccio estetico sviluppato sotto la guida di Andrea Pompilio negli ultimi anni — rigore, leggerezza, colori intelligenti — lascia intuire una linea olfattiva disciplinata e contemporanea. Riferimento basato su sfilate e collezioni recenti del brand, informazioni pubbliche e tracciabili.

Un esempio d’uso? Immagina una scia discreta, pulita, che non sovrasta il tessuto: funziona con una t-shirt bianca e denim, ma tiene il passo anche con un trench tecnico. È l’odore del “pronto all’uso”, non del “troppo”. Se arrivassero varianti, le vedrei così: una firma quotidiana legnosa, una più luminosa per il giorno, una scura per la sera. Ma finché non ci sono schede ufficiali, restiamo nel territorio della lettura informata.

Questa mossa apre una domanda interessante: come si traduce il gesto del passo in un sentore? Forse con una nota che accelera e poi si assesta, come una corsa che trova il ritmo. Se la prima fragranza Onitsuka Tiger saprà fare questo, non sarà solo un profumo. Sarà un invito: camminare, respirare, ricordare. E tu, che scia vuoi lasciare quando esci di casa?