La Ferrari non vince un titolo in F1 dal lontano 2008, e l’astinenza si prolunga dopo l’ennesima stagione deludente. Nel frattempo, arrivano dettagli molto preoccupanti su ciò che accadde ormai diversi anni fa.
Anche il 2025 si sta per concludere nel segno del digiuno Ferrari, un astinenza da titoli mondiali che non accenna a terminare, e che prolunga l’attesa dei tifosi. L’ultimo titolo risale al 2008 e fu quello dei costruttori, portato a casa dalla coppia composta da Kimi Raikkonen e Felipe Massa, mentre l’ultimo piloti è storia del 2007, vinto proprio dal finlandese nel rocambolesco finale di Interlagos. Il Brasile, che il 21 di ottobre di 18 anni fa sorrise al Cavallino, fu dannatamente beffardo un anno più tardi, quando Massa perse l’alloro iridato per un solo punto a vantaggio di Lewis Hamilton.

Il britannico della McLaren, al termine di una gara folle, riuscì a guadagnare la quinta posizione di cui aveva bisogno proprio all’ultima curva, scavalcando la Toyota di Timo Glock che non riuscì a tenere il passo dei rivali con le gomme da asciutto, su pista bagnata. La grande beffa si materializzò anche a Singapore, poche settimane prima, nella celebre gara del crashgate ordito dalla Renault, che mandò a schiantare Nelson Piquet jr. per favorire Fernando Alonso. Massa ha deciso di citare in giudizio FIA e FOM per quanto accaduto, e pretende un risarcimento milionario per i fatti di tanti anni fa.
Ferrari, Massa accusa la Ferrari di aver taciuto sul crashgate
Il processo per il crashgate, voluto da Felipe Massa contro la FIA e la FOM, è ufficialmente iniziato a Londra, ed il brasiliano è tornato su quanto accadde all’epoca, rivelando dei dettagli sorprendenti, non risparmiando alcune frecciate alla stessa Ferrari: “A quei tempi, Todt disse di essere sicuro che Nelsinho avesse fatto un incidente appositamente. Non gli ho creduto, perché so che a Jean Todt non piace Flavio Briatore ed avevano una rivalità personale“.

Nell’aprile del 2009, Massa ha rivelato di aver ascoltato Flavio Briatore in Bahrain mentre era a pranzo con Jean Alesi, e di avergli chiesto se Piquet si fosse schiantato appositamente: “Durante quel pranzo, ho chiesto a Briatore se avesse chiesto a Piquet di schiantarsi appositamente a Singapore. Briatore ha negato tutto, ma ho subito pensato che mi stesse mentendo. Sono stato rimproverato dalla Ferrari perché avevo dichiarato alla stampa che pensavo che Alonso fosse a conoscenza di quell’incidente“. La casa di Maranello, probabilmente, agì in questo modo perché lo spagnolo aveva già firmato per la Rossa, con la quale debuttò l’anno seguente.





