Un addio che tocca il cuore del cinema italiano: scompare uno dei volti più amati della commedia all’italiana.
Lo scorso 3 marzo 2025 il cinema italiano ha detto addio a Eleonora Giorgi, l’attrice se ne è andata dopo una lunga malattia. Tra i film cult della sua lunga carriera è impossibile non nominare Sapore di mare, la pellicola del 1982 dove conobbe Massimo Ciavarro, l’uomo che sarebbe poi diventato suo marito e padre del figlio Paolo.

Il film ebbe anche un seguito, Sapore di mare 2. Al cast si unì un altro attore molto amato nel panorama italiano, Mauro Di Francesco, tra i protagonisti della stagione d’oro della commedia all’italiana.
L’artista è scomparso nella notte all’età di 74 anni, Di Francesco era ricoverato da un mese di ricovero dovuto ad alcune complicazioni di salute.
Morto Mauro Di Francesco, simbolo della commedia italiana
Con il suo sorriso schietto e la naturalezza davanti alla macchina da presa, Di Francesco ha saputo interpretare l’anima leggera ma autentica di un’epoca. I film che lo hanno reso celebre, come I Fichissimi di Carlo Vanzina o Attila flagello di Dio di Castellano e Pipolo, restano pietre miliari di quel cinema popolare capace di raccontare l’Italia con ironia e affetto.

Nato a Milano nel 1951, Mauro Di Francesco raggiunge la notorietà con una serie di film cult degli anni Ottanta.Tra le sue interpretazioni più amate si ricordano Sapore di mare 2 – Un anno dopo di Bruno Cortini, Abbronzatissimi, Abbronzatissimi 2 – Un anno dopo, Il barbiere di Rio e Gli inaffidabili di Jerry Calà. Nel 2006 tornò sul grande schermo in Eccezzziunale veramente – Capitolo secondo… me, ancora una volta sotto la direzione di Carlo Vanzina.
Non solo cinema, ma anche televisione: Di Francesco partecipò a numerose serie e miniserie di successo, tra cui Grand Hotel, Ferragosto OK, Tutti in palestra e I ragazzi della 3ª C. Nel 2021 fece una breve apparizione nel programma Avanti un altro! Pure di sera, dimostrando ancora una volta la sua capacità di entrare in sintonia con il pubblico.
Figlio di una sarta e di un direttore di palcoscenico teatrale, mostrò fin da giovanissimo una grande passione per la recitazione. A soli 15 anni entrò nella compagnia di Giorgio Strehler, accanto a Valentina Cortese, e nel 1968 debuttò in Rai nello sceneggiato La freccia nera. Negli anni Settanta trovò poi la sua dimensione nel cabaret milanese, parte del celebre Gruppo Repellente fondato da Enzo Jannacci e Beppe Viola, insieme a Diego Abatantuono, Massimo Boldi e Giorgio Faletti.
Negli ultimi anni, aveva scelto di abbandonare le scene, ritirandosi in Toscana. In una delle sue ultime interviste, confessò di aver rifiutato molte proposte, dichiarando che sarebbe tornato a recitare solo per registi come Sorrentino, Tornatore, Pupi Avati o Tarantino. Una scelta di riservatezza che riflette il suo profilo discreto e autentico, lontano dai clamori dello spettacolo.





