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Ennio Flaiano breve biografia e contenuti dei suoi libri


Uno scritto di Ennio Flaiano

Ennio Flaiano nasce a Pescara, il 5 marzo 1910.

Scrittore, giornalista e aforista italiano, critico cinematografico e teatrale, recensore su settimanali e quotidiani, inizia la sua attività di sceneggiatore con "Pastor Angelicus" (1942) di Romolo Marcellini.

Come narratore, esordisce nel '47 con il romanzo "Tempo di uccidere", vince il Premio Strega e dal libro verrà tratta nel 1989 una versione per il cinema, diretta da Giuliano Montaldo.

Per il teatro scrisse "La Donna nell’armadio", "Il caso Papaleo" e il famoso e discusso "Un marziano a Roma" i 5 testi di "Un marziano a Roma e altre farse" (1971).

Soltanto le parole, di Ennio Flaiano

I suoi numerosi soggetti e sceneggiature vengono realizzati in oltre 60 film: da ricordare

"Roma città libera" (1948), "Guardie e ladri" (1951), "La romana" (1954), "Peccato che sia una canaglia" (1955), "Le notti di Cabiria" (1957), "La dolce vita" (1960), "La notte" (1961), "Fantasmi a Roma" (1961), "La decima vittima" (1965), "La cagna" (1972).


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Il rapporto con Fellini - cominciato nel '51 con "Luci del varietà" e durato sino a "Giulietta degli spiriti" (1965), si rivelerà intenso e assai fruttuoso: "Lo sceicco bianco" (1952) a "I vitelloni" (1953), da "La strada" (1954) a "Il bidone" (1955), fino a quel capolavoro che è "Otto e mezzo" (1963).

Ennio Flaiano pubblicò anche "Diario notturno" (1956) e "Una e una notte" (1959), cui faranno seguito "Il gioco e il massacro" (1970, Premio Campiello) e "Le ombre bianche" (1972).

La dolce vita, di Ennio Flaiano

Dopo la sua morte avvenuta nel 1972, i suoi testi letterari furono raccolti in due volumi "Opere. Scritti postumi" ed "Opere 1947-1972" nella collana Classici Bompiani (1988 e 1990), mentre un'ampia scelta dei carteggi è stata riunita in "Soltanto le parole" (1995).

Ennio Flaiano si racconta così:

Sono nato a Pescara in un 1910 così lontano e pulito che mi sembra di un altro mondo.

Mio padre commerciante, io l’ultimo dei sette figli della sua seconda, moglie, Francesca, una donna angelica che le vicende familiari mi fecero conoscere troppo poco e tardi. A cinque anni fui mandato nelle Marche, a Camerino, presso una famiglia amica, che si sarebbe presa cura di me.

Vi restai due anni. A sette anni sapevo fare un telegramma. Ho fatto poi anni di pensionato e di collegio in altre città, Fermo, Chieti, Senigallia, persino Brescia, nel 1922.

Il 27 ottobre dello stesso anno partivo per Roma, collegiale, in un treno pieno di fascisti che facevano la Marcia. Io avevo dodici anni ed ero socialista.

Flaiano Il bambino cattivo

A Roma divenni un pessimo studente e arrivai a stento alla facoltà di architettura, senza terminarla, preso dal servizio militare e dalle guerre alle quali fui chiamato a partecipare, senza colpo ferire.

Tuttavia, Roma è la mia vera città.

Talvolta posso odiarla, soprattutto da quando è diventata l’enorme garage del ceto più medio d’Italia.

Ma Roma è inconoscibile, si rivela col tempo e non del tutto.

Ha una estrema riserva di mistero e ancora qualche oasi.

A Roma, da giovane, ho trascorso anni in giro, la notte, col poeta Cardarelli e Guglielmo Santangelo, due maestri di indignazione e di vita.

A Roma ho conosciuto i primi scrittori, i primi artisti, i giovani che facevano la fame, le donne che ci facevano compagnia.

Flaiano, libro Lo spettatore addormentato


Ho cominciato a scrivere molto tardi, satire e note critiche, pensare alla narrativa.

Nell’inverno del ‘46, trovandomi solo a Milano, ho scritto il mio primo e unico romanzo. Era "La mia Africa" adattata ai miei panni, un apologo: "Tempo di uccidere".

Il libro vinse un premio, la critica lo accolse tiepidamente. Un critico scrisse che mi aspettava alla seconda prova. Sta ancora aspettando. Un altro che ero troppo leggibile.

La vecchia Italia dei capitoletti e della pagina mi respingeva.

Nel ‘49 Pannunzio mi chiamò redattore al Mondo, vi tenni una rubrica che poi raccolsi in volume, "Diario notturno", assieme ad altri scritti.


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Il cinema mi offrì, in quegli anni, una vita economica meno aspra.

Ho collaborato con Fellini ad otto dei suoi film, ho scritto altre storie, per altri registi.

Infine, tutto tempo perso, idee e pagine buttate al vento.

Nel ‘59 un altro volume di racconti, e poi una commedia, "Un marziano a Roma", la sola cosa che mi piace e che andò male.

Ennio Flaiano Muore a Roma il 20 Novembre del 1972.


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6 offerta ibsI libri di Ennio Flaiano

Le opere e i giorni di Ennio Flaiano. Ritratto d'autore
Celenza Franco, 2007, Bevivino
Autobiografia del Blu di Prussia
2003, Adelphi
Ennio Flaiano. Una vita nel cinema
Natalini Fabrizio, 2005, Artemide
Il bambino cattivo
2002, Libri Scheiwiller
Lettere a Giuseppe Rosato
2008, Carabba
Diario degli errori
2002, Adelphi
Tempo di uccidere
2008, BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
Pescara. Ennio Flaiano e la città parallela
Marchetti Antonio, 2004, Unicopli
Una e una notte
2006, Adelphi
Le mille e una storia impossibili. Indagine intorno ai racconti lunghi di Ennio Flaiano
Mesirca Margherita, 2003, Longo Angelo
Scena all'aperto. Sceneggiatura inedita da una novella di Marino Moretti
2004, CLUEB
La solitudine del satiro
1996, Adelphi
Le ombre bianche
2004, Adelphi
Diario notturno
1994, Adelphi


Film sceneggiati da Ennio Flaiano

Il bidone
Medusa Home Entertainment, 2004
Regia di Federico Fellini
Principali interpreti: Broderick Crawford, Giulietta Masina, Richard Basehart, Franco Fabrizi, Lorella De Luca, Riccardo Garrone
Lo sceicco bianco
Medusa Home Entertainment, 2003
Regia di Federico Fellini
Principali interpreti: Alberto Sordi, Brunella Bovo, Leopoldo Trieste, Giulietta Masina, Ernesto Almirante
Otto e mezzo
Regia di Federico Fellini
Principali interpreti: Marcello Mastroianni, Sandra Milo, Claudia Cardinale, Anouk Aimée, Rossella Falk, Mario Pisu, Barbara Steele, Guido Alberti
Giulietta degli spiriti
Medusa Home Entertainment, 2003
Regia di Federico Fellini
Principali interpreti: Giulietta Masina, Sandra Milo, Mario Pisu, Valentina Cortese, Sylva Koscina, Caterina Boratto