Una nuova hypercar italiana è stata appena svelata al mondo, con telaio che è stampato in 3D. Andiamo a scoprire tutti i segreti di uno dei modelli più chiacchierati del momento.
Chi ha detto che in Italia le auto ad alte prestazioni possono essere firmate solamente da Ferrari, Lamborghini e Pagani? Il nostro paese è ricco di realtà artigianali, che nel corso del tempo si sono fatte apprezzare per i capolavori che sono stati in grado di assemblare. Angelelli Automobili ha rinnovato la propria tradizione vincente con la 91X Hypercar, vale a dire un nuovo bolide con cui ha alzato l’asticella della propria gamma.

Come vedrete, le forme ricordano e non poco quelle della Porsche 918, ma qui non siamo di fronte al solito restomod. La reinterpretazione è stata pressoché totale, a cominciare dal telaio. Esso è stato progettato tramite Generative Design, con l’algoritmo proprietario Alien Mesh, per poi essere stampato in 3D, assieme a diversi componenti strutturali. I componenti come l’interno telaio e le pinze freno a 10 pistoni sono stati stampati in questa maniera, risultando più leggeri ed efficienti, oltre che più resistenti all’usura. Andiamo a scoprire altri dettagli tecnici di notevole entità.
Angelelli, la 91X Hypercar con motore V10 e downforce estrema
La nuova Angelelli 91X Hypercar è dotata di una lega di titanio ed alluminio ad alta resistenza, per un risparmio di peso di circa il 25% rispetto al peso del telaio tradizionale in CFRP. Il motore è un V10 aspirato di 5,2 litri con 680 cavalli di potenza massima, per un picco di coppia di 680 Nm. Il cambio è a doppia frizione, costruito con l’obiettivo di offrire tempi di cambiata inferiori a 100 millisecondi. Il motore è un V10, in base a quanto riportato nel comunicato stampa, ma il sito del marchio Angelelli parla anche di una versione V12, da 1.000 cavalli di potenza massima.

Tutto finito? Nemmeno per sogno, perché l’aerodinamica si basa su ben 12 superfici mobili, che si occupano di gestire il flusso dell’aria, grazie al 360 Predictive System, che elabora i dati che arrivano dal telaio, ma anche dai sensori. La tecnologia la fa da padrona, come conferma il sistema di guida predittiva Real360, dopo un brevetto che era stato depositato nel 2012, ed a bordo si avrà a disposizione un vero e proprio copilota digitale, che analizza ed anticipa le caratteristica dell’asfalto. La 91X Hypercar sarà prodotta in soli 50 esemplari, con un prezzo di 2 milioni di euro, tasse escluse. Un gioiello per pochi fortunati.





