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La FIAT che somigliava ad una Porsche con la faccia da Punto: la faceva chi si occupava delle Ferrari

La storia della FIAT è ricca di auto entrate a far parte dell’immaginario collettivo, ma sono molti i progetti che in pochi conoscono. Oggi vi parleremo di una vettura che è stata dimenticata quasi da tutti.

La FIAT sta lavorando allo sviluppo della sua gamma futura, ed il 2026 sarà un anno molto caldo da questo punto di vista. Dalla Grande Panda, presentata nel 2024, deriveranno due modelli strettamente collegati ad essa, ovvero la Giga Panda e la  Panda Fastback, due SUV che saranno prodotti a Kenitra, in Marocco. La prima, stando alle ultime indiscrezioni, dovrebbe chiamarsi Grezzly, e sarà disponibile anche come modello in configurazione da sette posti.

FIAT – Settemuse.it

Al giorno d’oggi, dunque, la FIAT ha deciso di puntare sui modelli a ruote alte, ma non è escluso che il nuovo CEO di StellantisAntonio Filosa, decida di cambiare le carte in tavola e riabbracciare le tradizioni. Oggi abbiamo deciso di portarvi indietro nel tempo, raccontandovi la storia di un modello prodotto nel 1999, che avrebbe potuto ottenere un successo esponenziale, ma nel quale la casa di Torino decise di non credere sino in fondo, un gran peccato a posteriori.

FIAT, la Concept Car Wish prodotta in un solo esemplare

Il modello di cui vogliamo raccontarvi la storia è la FIAT Wish, una Concept Car costruita da Pininfarina, una storica carrozzeria che sino a pochi anni fa si occupava anche di realizzare il design delle Ferrari, prima di una separazione che non è stata molto gradita dai fan. Della Wish fu realizzato un solo esemplare, svelato in anteprima al Salone di Francoforte del 1999, ed inizialmente era in programma anche la produzione di un modello di serie. Quest’ultimo avrebbe dovuto prendere il posto della Punto Cabrio, realizzata da una storica rivale di Pininfarina, vale a dire la Bertone. Tuttavia, alla fine non se ne fece nulla.

A livello meccanico, la FIAT Wish riprese tutto dalla Punto di seconda serie, auto che fu svelata, a propria volta, nel 1999, disegnata dal Centro Stile della casa di Torino. Si intervenne sul telaio, rinforzandolo per poter contrastare l’assenza del tetto, ed un dettaglio in particolare andò a catalizzare l’attenzione dei fan. La FIAT Wish aveva a disposizione un sistema elettroidraulico rivoluzionario, che permetteva così di riporre l’hard-top nella posizione più alta del bagagliaio. Dunque, l’auto si poteva trasformare in pochi secondi da una cabrio ad una coupé, con tetto tradizionale e non in tela. Tuttavia, il progetto fu poi abbandonato.

Giovanni Messi

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