Francesco Clemente

Dal Seicento napoletano a New York: Francesco Clemente ha intrecciato poesia, viaggi e spiritualità diventando uno dei grandi protagonisti della Transavanguardia

Opera di Francesco Clemente
Francesco Clemente – settemuse.it

Francesco Clemente nasce a Napoli nel 1952, crescendo immerso nelle immagini e nei colori del Seicento pittorico. Dopo il diploma, inizia a dipingere da autodidatta e pubblica raccolte di poesie. Nel 1970 si trasferisce a Roma per studiare Architettura, entrando in contatto con artisti come Cy Twombly e Alighiero Boetti, che influenzano i suoi primi lavori.

Nel 1971 tiene la sua prima personale alla Galleria di Valle Giulia a Roma. Poco dopo si reca in India, dove apre uno studio nella città di Madras. Questa esperienza segna profondamente la sua poetica: simboli orientali, spiritualità e una sensibilità aperta alla contaminazione culturale diventeranno elementi centrali della sua arte.

Nel 1979 si avvicina alla Transavanguardia, movimento teorizzato dal critico Achille Bonito Oliva, e diventa uno dei suoi maggiori esponenti insieme a Enzo Cucchi, Sandro Chia, Nicola De Maria e Mimmo Paladino. Con loro espone in una mostra collettiva a Colonia, portando nel dibattito internazionale un linguaggio pittorico che si oppone al Concettualismo dominante, recuperando manualità e figurazione.

Durante gli anni Ottanta, Francesco Clemente conquista un ampio successo internazionale, in un periodo in cui molti artisti reagiscono alla freddezza concettuale con un ritorno a colore, materia e narrazione. Realizza una serie di opere ispirate alle stazioni della Via Crucis e produce numerosi libri d’artista, tra cui una raccolta di fotografie di architettura e un ciclo di miniature dipinte in collaborazione con artigiani indiani di Madras.

Nel 1981 si trasferisce a New York, città in cui vive e lavora tuttora. Le sue mostre personali si moltiplicano sia in Europa che negli Stati Uniti. Particolare rilievo ebbe la retrospettiva alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, che anticipò la grande mostra monografica dedicatagli dal Guggenheim Museum di New York.

L’opera di Clemente unisce visioni oniriche, simbolismo personale e una profonda spiritualità, mescolando tradizioni orientali e occidentali. È considerato una delle figure più significative della pittura postmoderna e uno dei grandi protagonisti della Transavanguardia italiana.

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