povero terrorista

Povero terrorista, lettera ad un giovane ispirato dall'Isis, analisi, interrogativi e riflessioni

Mi rivolgo direttamente a te, possibile terrorista in attesa di compiere quel gesto che ti farà balzare sulle cronache mondiali per qualche giorno.

Poi qualcuno con quella pagina di giornale in cui figura il tuo nome e il tuo volto ci si pulirà il sedere e, dopo aver tirato la corda, anche tu finirai nel dimenticatoio in cui finiscono tutti gli squallidi fatti di cronaca.

I giornali avranno venduto qualche copia in più, le televisioni avranno avuto più audience per qualche ora e tutti ci avranno guadagnato un po' di più, grazie a te ed alla tua fine ignobile.

Di te resterà questo triste ricordo di un gesto assurdo quanto inutile, resteranno genitori, fratelli, sorelle, che ti piangeranno e brandelli dei tuoi intestini sparsi su un marciapiede sporco di cacche di cani.

i giovani terroristi

Cosa otterrai nel cosiddetto aldilà tu non lo sai, non lo sa nessuno, ma di sicuro nulla di ciò che ti hanno detto per convincerti a fare il loro gioco. Già perchè tu non ci hai pensato, troppo stordito per pensare, ma tu sei o saresti semplicemente una pedina nelle mani di un sistema che ha come scopo un'invasione che è già fallita in partenza.

Il terrorismo sparge terrore fine a sé stesso e basta, non si conquistano i popoli con la sola morte, ci vuole un'idea geniale, rivoluzionaria, che convinca e voi terroristi convincete solamente del contrario.

Tu dunque sei un burattino tirato da uno squallido califfo bramoso di fama e di potere. Nulla di più.

Come lo erano tutti i tuoi predecessori che si sono immolati combattendo in nome di Adolf Hitler, di Kim Jong-il, di Omar Al-Bashir, di Than Shwe, di Sayyid Ali Khamenei, di Saddam Hussein, di Muammar al-Gheddafi, di Bashar al-Assad, di Joseph Stalin, di Pol Pot, ecc. ecc. e buon ultimo Abu Bakr al-Baghdadi.

Nessuna religione al mondo può stimolare stragi di esseri umani innocenti. Uomini, donne, bambini inermi, che non partecipano ad alcuna guerra.


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La strage in uno stadio, in aeroporto, in metropolitana o in un bar è il gesto più meschino e ignobile e privo di qualsiasi significato che si possa realizzare. Spargere il terrore è troppo facile. Ci riesce anche un idiota...basta dargli un'arma e una pedata nel sedere, garantendogli quella gloria che mai avrà, ottenendo solamente di fargli rinunciare alla sua vita, vita che comunque è priva di significati utili per l'umanità e che lo stesso terrorista non ha saputo/potuto riempire meglio.

Ma caro il mio giovane e sprovveduto terrorista, non è tutta colpa tua se sei arrivato a convincerti di scegliere questa strada. Anzi, tu sei solo una piccola (per fortuna!) eccezione, rispetto a tanti giovani che fanno altre scelte più premianti e nobili.

Tu sei il peggio della formazione che i giovani d'oggi ricevono da FAMIGLIA, SCUOLA, SOCIETA'.

E' da li che esce il tuo carattere, la tua cultura (o per meglio dire, mancanza di cultura), i tuoi modelli di riferimento e le tue conseguenti aspirazioni.

Tu sei stato forgiato con la semplice illusione di raggiungere il successo, la fama, la notorietà, la gloria. E ci credi!

E mentre la maggior parte dei giovani cerca la propria strada onesta e rispettosa del prossimo, tu sei cascato nella trappola della grande illusione. Questi sono gli stimoli che purtroppo produce la nostra società e che si riflettono di conseguenza sull'educazione scolastica ed infine sui genitori, che poi producono questi disastrosi risultati negli esseri più deboli.

Combattere le crociate facendo altre crociate è la soluzione più idiota che si possa immaginare!

Stai per precipitare nel medioevo, con il tuo addestramento, le tue belle armi, la tua misera cintura pronta a sbudellarti e il tutto in nome di un Dio che tutto potrebbe volere, se mai esistesse, tranne che altre sue creature vengano massacrate da un imbecille.

Datti una mossa, rifletti se hai ancora la capacità di farlo, guardati attorno e immaginati in mezzo a tanti corpi massacrati da te.

Pensa a quante altre cose belle potresti invece fare con la tua vita.

Riconquista la tua indipendenza, l'autonomia dal sistema e dagli amici e da qualsiasi malsano fanatismo religioso.

Sii te stesso, analizza i tuoi desideri e cerca di realizzare sogni positivi. Di questo c'è un gran bisogno e non è indispensabile essere scienziati per rendersi utili al prossimo.

Datti al volontariato, per esempio. Questa è una nobile causa e ti farà sentire accettato da tutti, apprezzato e gratificato.

Scoprirai che gli "infedeli" sono esseri umani come te, con le loro debolezze, ignoranze, difetti e aspirazioni.

Non hanno alcuna colpa ad amare un Dio che nulla ha di diverso da quello in cui credi tu, ma non hanno neppure alcuna colpa se non amano alcun Dio. Sono sempre creature che pensano e agiscono come tutti gli altri esseri umani e che vogliono le stesse cose: serenità, sicurezza, conforto, benessere, amore.

Ho parlato al maschile, ma le stesse frasi valgono anche per te, potenziale terrorista femmina. Anzi, per te ci sarebbe un argomento in più su cui dovresti riflettere: stai per entrare in una società più maschilista di quella in cui sei nata, se sei europea, e che vede le donne come semplici corpi da schiavizzare ed usare a proprio godimento. Bella scelta!

Noi europei estranei a questi fanatismi dobbiamo farci un profondo esame di coscienza. La nostra società è avanti cinquecento anni rispetto al modello proposto dal cosiddetto stato islamico, ma abbiamo ancora un sacco di difetti, nella gestione politica, nell'economia che ha preso il sopravvento su tutto e nella quasi totale mancanza di spirito umanistico.

Forse non tutti i mali vengono per nuocere e questo episodio che ci vede coinvolti dal terrorismo potrebbe essere una buona leva per farci migliorare ancora. Lo spero!

Autore: Enrico Riccardo Spelta

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