la serenità

Serenità, consigli e riflessioni

Come si conquista la serenità


Come si conquista la serenità?

Deve prima di tutto essere un obiettivo che si vuole raggiungere.
Bisogna esserne convinti e desiderarlo veramente.

La serenità non è uno stato di ebetismo o di menefreghismo o di distacco dalla realtà, ma è un convivere piacevolmente nello stato in cui ci si trova.

Chi pensa che la serenità sia noiosa e ambisce ad ottenere la felicità sarà sempre insoddisfatto. La felicità, contrariamente alla serenità, è uno stato mentale momentaneo.

Può durare un minuto o pochi giorni, è instabile e la si paga con la forte delusione.

Gli elementi mentali che portano ad una vita serena sono molti.

Ma cos'è la serenità?

cosa è la serenità


Dal mio punto di vista è il giusto compromesso tra desideri e paure contro la realtà oggettiva.

Analizzando i propri desideri si può scoprire che molti di essi sono indotti dalla società e non rappresentano necessità irrinunciabili.

Il consumismo crea continuamente stimoli mentali che non evidenziano ciò di cui abbiamo bisogno, ma ciò che ci vuole dispensare l'apparato produttivo-commerciale.

Se hai tutto ciò che è utile e indispensabile per vivere con tutti i confort di base, saresti già a posto.

Se hai un buon equilibrio tra ciò che guadagni e ciò che spendi, non hai questo problema.

Se invece hai problemi economici valuta se le esigenze primarie le puoi soddisfare e se è così allora cerca di allontanare i desideri di spendere di più, che non ti darebbero comunque la serenità, che non sta nelle cose, ma in te stesso.

Se hai buona salute in rapporto all'età e in confronto con molta altra gente, hai già un buon motivo per stare bene mentalmente.

Noi percepiamo più facilmente anche il sia pur minimo disturbo, mentre la salute è difficile da apprezzare.

Scegli uno stile di vita sano, senza eccessi di alcun genere ed avrai già fatto un buon passo avanti verso la salute e la serenità.

Non sono le sigarette, gli alcolici, le droghe che ti possono aiutare a vivere meglio, anzi! Abbandonale e tornerai a vivere bene, ma sostituendole con cose sane che devi attivare.

Il bisogno affettivo

il bisogno affettivo


Poi c'è il bisogno affettivo che in qualche modo deve essere soddisfatto ed è della massima importanza.

Se hai un legame affettivo non hai la possibilità reale di lamentarti neppure sotto questo aspetto. E se non ce l'hai puoi sempre sperare e darti da fare per trovarlo.

Non ti fare illusioni, ognuno è portatore di difetti.

Devi solo avere il buon senso di valutare se i pregi sono almeno pari ai difetti e se questi ultimi sono o no sopportabili.

Se la tua serenità è minacciata o compromessa da rapporti insoddisfacenti o dannosi, devi chiudere quei rapporti, senza esitazione o limitarli al massimo.

Poi ci deve essere la consapevolezza che noi siamo sempre disposti ad ingigantire i problemi, a farci ansie per qualsiasi cosa, anche la più sciocca e ininfluente.

La paura

La paura, questo è un forte elemento di perdita della serenità. Ma analizziamola scrupolosamente e diamo il giusto peso a ciò che consideriamo una minaccia.

Se facciamo bene questa analisi arriveremo quasi sempre alla conclusione che le nostre paure sono esagerate o addirittura infondate.

Dobbiamo prendere il controllo della nostra mente e non lasciarla in preda a qualsiasi disturbo si possa immaginare.

Il sonno

Dobbiamo anche imparare a dormire bene, tranquillamente e per le ore necessarie.

Anche le difficoltà nel prendere sonno denunciano la nostra incapacità di controllare la mente.

All'affacciarsi di cattivi pensieri dobbiamo fare il semplice sforzo di identificarli subito e rimuoverli. Già, ma come?

Semplice, concentriamoci sul nostro respiro, godiamo del piacere del silenzio, del conforto delle coperte e del cuscino, ascoltiamo il nulla, passiamo in rassegna i segnali del nostro corpo fino a provare il sottile piacere di non avere un corpo.

Non guardiamo l'orologio, non forziamo la venuta del sonno, semplicemente stiamo in riposo e raggiungiamo il pieno rilassamento.

Collo, spalle, braccia, gambe, fino a non sentire più muscoli e nervi tesi.


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Le gratificazioni giornaliere

Poniamo molta attenzione a qualsiasi cosa piacevole della giornata, anziché andare alla ricerca delle cose negative che sicuramente ci sono capitate, ma che vanno controbilanciate con quelle positive.

Prendiamo la distanza dai problemi personali, dei nostri cari, della società intera.

Non sta a noi risolvere ogni questione. Quel poco che facciamo lo dobbiamo considerare già sufficiente.

Pensiamo che su 7 miliardi di persone sicuramente la maggior parte di esse ha avuto una buona giornata tranquilla.

Le notizie le fanno sole quelle poche persone che hanno realmente avuto grossi problemi, ma che appunto sono una minoranza.

Cerchiamo di leggere e scegliere programmi televisivi che siano piacevoli, divertenti, rilassanti, istruttivi e non quelli che presentano tragedie umane.

La vita è una sola, salvo prova contraria!

Pensiamo infine che per quanto sia solamente una ipotesi la nostra vita è l'unica possibilità che abbiamo di essere presenti in una realtà, quella che ci circonda.

Altre situazioni alternative non le conosciamo e non è assolutamente detto che ci saranno offerte.

Quindi siamo osservatori di ciò che ci circonda, senza lasciarci risucchiare nelle situazioni spiacevoli.

Autore: Enrico Riccardo Spelta

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