Coronavirus e inquinamento


Riflessioni sul coronavirus e l'inquinamento

Il messaggio è forte e chiaro, anche se molti non lo hanno ancora recepito.

Il più piccolo degli esseri viventi sta mettendo in ginocchio quello che si ritiene il più grande e astuto degli esseri viventi (noi!).

Ciò che sta accadendo ce lo meritiamo al cento per cento.

E' il frutto della nostra mancanza di saggezza, archiviata per dare sfogo ai nostri istinti priordiali, ovvero: voglia di possedere il più possibile, di conquistare tutto (non solo il nostro pianeta), di combattere guerre idiote, di sfoggiare la nostra bellezza, la nostra bravura, la nostra superiorità.

Tutto ciò senza preoccuparci né dei più deboli, che in natura non hanno ragione d'esistere, né del suolo e dell'aria in cui viviamo.

Città sempre più grandi, sempre più verticali, trappole mortali che ci rendono orgogliosi per quanto siamo bravi.

Mezzi di trasporto sempre più veloci, capienti, onnipresenti.

Navi, aerei, treni, autobus, metropolitane, automobili...per andare dove?

Per andare a spostare merci da un continente all'altro o persone, trattate come merci, caricate a molla con l'idea collezionistica di "farsi un selfie" in ogni angolo della Terra.

A questo aggiungiamo gli allevamenti intensivi, la deforestazione selvaggia, gli incendi dolosi, le fabbriche chimiche, le montagne di spazzature che non sappiamo più dove smaltire (per questo le buttiamo in mare e chi s'è visto s'è visto), le onde radio sempre più vicine ai raggi ultravioletti, che ci brasano il cervello, i pesticidi, ecc. ecc. l'elenco non finisce qui.

La Natura si vendica, ci castiga, meglio di quanto sarebbe capace di fare quel Dio che preghiamo solo perché ci salvi, mentre, se mai esistesse, ci starebbe solo punendo per le nostre idiozie menefreghiste.

Però questo fenomeno non solo ci sta punendo, non solo è la vendetta della Natura, ma ci sta anche dando un suggerimento di miglioramenti possibili che ci costringe ad adottare.

Per esempio, con la drastica riduzione dei voli aerei la qualità dell'aria di questi giorni è migliorata moltissimo.

Tutti o quasi i traffici illeciti sono bloccati. Forse pure i ladri se ne stanno a casa.

I giochi d'azzardo sono fermi, le famigerate discoteche, luogo di corruzione dei nostri giovani sono chiuse.

Non si beve, non ci si droga.

Le immagini dei satelliti non lasciano spazio a dubbi.

Il blocco (quasi) totale, l'isolamento imposto in seguito alla pandemia da nuovo coronavirus in Cina e poi in Italia ed Europa ha, forse, avuto un solo effetto desiderato: la riduzione dello smog e dunque di moltissimi morti dovuti prima di tutto all'inquinamento, senza che sia intervenuto alcun nuovo virus!

In particolare il fermo delle attività umane in pianura Padana, una delle aree più inquinate d'Europa, stanno rendendo visibili "a occhio nudo" la diminuzione di alcuni inquinanti, tra cui il temibile biossido di azoto (NO2), che da solo causa ogni anno la morte precoce in Italia di 14.600 persone sulle 76.200 complessive per inquinamento e polveri sottili, secondo le stime dell'Agenzia europea per l'ambiente. (vedi il video)

Coronavirus e riduzione inquinamento in Europa

Così appariva normalmente l'Europa, con la pianura padana sempre in vetta alle classifiche dell'inquinamento europeo.

Oggi l'immagine ci mostra invece una pianura padana quasi blu, ovvero con un evidente fortissimo crollo delle sostanze inquinanti dell'aria.

Ma oltre questo vantaggio teorico, sono propenso a credere (anche se scientificamente non ancora provato), che la riduzione delle polveri e altre sostanze tossiche che liberiamo nell'aria, abbia pure il vantaggio di "frenare" il cammino dei coronavirus, se fosse vero che si possono spostare pure "aggrappandosi" ad una micro particella di polvere.

Coronavirus e riduzione inquinamento in Europa

Teniamo presente, come da immagine, che un coronavirus ha una dimensione di appena 0,1 nano millimetro, mentre una particella PM10 è appunto di 10 nano millimetri. E' evidente che per un coronavirus una particella PM10 sarebbe un grandissimo mezzo di trasporto. Ce ne starebbero qualche centinaio! Così come quella dimensione fa riflettere sulla funzionalità delle mascherine.

In questo caso la distanza minima di sicurezza da un'altra persona non esisterebbe.

Basterebbe respirare all'aria aperta per essere in pericolo?

Per concludere: sta a vedere che a conti fatti col coronavirus e questo dolce stil novo di vita, al di là delle apparenze, ci saranno meno morti totali in Italia rispetto agli anni precedenti, almeno fino a quando non si tornasse alla "normalità", ovvero a quella vita sciagurata che riempiamo di sostanze tossiche, che nulla hanno a che vedere con i virus!!

Coronavirus e riduzione inquinamento in Europa

Tutto ciò senza dimenticare che l'inquinamento atmosferico in Cina stava già uccidendo una media di 4.000 persone al giorno (senza coronavirus).
E' quanto emerge da uno studio di Berkeley Earth, un gruppo di ricerca indipendente finanziato in gran parte da borse di studio, e pubblicato sul giornale on-line https://journals.plos.org/plosone/ dalla Public Library of Science.

Gli scienziati attribuiscono la responsabilità dei decessi soprattutto alle emissioni delle centrali a carbone e in particolare alle minuscole particelle note come PM2,5 che possono scatenare attacchi di cuore, ictus, cancro ai polmoni e asma e che - secondo lo studio di Berkeley Earth - uccidono silenziosamente 1,6 milioni di persone all'anno, il 17% del livello di mortalità della Cina.

Arrivato alle conclusioni, però, temo che questa esperienza non servirà a nulla.

Le grandi aziende inquinanti riprenderanno a produrre i loro veleni, la gente, in crisi d'astinenza, partirà per mille mete turistiche irrinunciabili, i politici resteranno a guardare, non potendo adottare alcuna imposizione che limiti in qualche modo le nostre "libertà" di fare quel che ci pare, fregandocene delle conseguenze, che tanto pagheranno i nostri figli e nipoti e questo perché chi è al governo non può compromettere la sua rielezione.

Autore: Enrico Riccardo Spelta

(marzo 2020)

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