calo della intelligenza


L'intelligenza sta calando?

Pare che l'intelligenza stia scemando.

Se da questa frase capisci che l'intelligenza stia diventando "scema", scuoti la testa e pensi sia una frase semplicemente senza senso, dovresti leggere attentamente l'articolo.

Se invece capisci che l'intelligenza sta diminuendo (dal verbo "scemare") sei una persona seria, comprendi l'italiano, ma non hai molto senso dello humor.

Infine se capisci il doppio senso del termine usato e ti scappa un sorriso, sei sulla strada giusta!

calo intelligenza


Questo articolo prende spunto da un bellissimo servizio di RAI3, Riccardo Jacona, in Presa Diretta, da cui ho ricavato molti dati.

E' uno dei tanti -gravissimi- problemi che sta affliggendo la nostra società attuale. Grave quanto il riscaldamento globale, la globalizzazione selvaggia, la proliferazione delle armi, il mancato rispetto per la natura, il divario tra ricchezza e povertà e i grandissimi flussi migratori.

Ma perché diciamo che l'intelligenza umana sarebbe in calo?

Pare che il nostro cervello sia sotto attacco e che ciò sia dovuto ad una infinità di sostanze chimiche inventate dall'Uomo e che stanno appunto mettendo a rischio lo sviluppo del cervello umano, sin dalle fasi fetali.

Da dove saltano fuori queste novità?

Da molte diverse statistiche ricavate dai test di valutazione dei quozienti di intelligenza (il famoso QI), svolti in varie parti del mondo e da molti anni sembra assodato che dagli anni Novanta in poi i nuovi nati presentino evidenti segni di inferiorità mentale.

La media del QI sarebbe attorno ai 100 punti, come mostra il grafico.

Quoziente intelligenza medio


Elaborare modelli, pensare in astratto, capire gli altri, avere nuove idee: sono solo alcune delle abilità mentali e psichiche che costituiscono l'intelligenza. Tutte abilità che oggi sembrano essere in calo, fra le nuove generazioni, almeno stando ad una vasta analisi dei test del quoziente intellettivo (Qi).

Ci sono sempre persone intelligenti, ma se si guarda l'insieme della popolazione e si confrontano i dati statistici degli ultimi decenni si può constatare uno spostamento del QI verso il basso, ovvero l'aumento di persone che ottengono un risultato molto più scadente di quanto ci si aspettasse.

Tutto ciò ha ovviamente riflessi nel comportamento individuale e sociale, ma è stato calcolato che si ripercuote anche nella efficienza e produttività lavorativa.

In Finlandia sono stati fatti migliaia di test QI (stesso tipo di test) ai soldati per oltre 40 anni e si è visto che dagli anni Cinquanta i risultati sono stati migliorativi fino al 1995, ma poi sono crollati! La stessa cosa in tutto il mondo occidentale.

Si è andati da una crescita di circa 3 punti ogni 10 anni (fino alla metà degli anni Novanta), per avere poi una linea piatta (no crescita) ed infine la discesa, con una perdita di 2-3 punti per decennio.

Nei bambini inglesi, altro esempio, dal 1995 al 2002 il QI è sceso di 12 punti!

In pratica non siamo più capaci di capire la complessità, che nel frattempo sta aumentando, sempre a causa dei mercati globali, delle società multietniche, delle innovazioni tecnologiche, dell'incapacità di assegnare compiti di "semplificazione" a qualsiasi tipo di processo evolutivo.

In sostanza siamo più stupidi di quanto lo eravamo 100 anni fa!

Oggi ci sono persone più lente ad elaborare le informazioni e che hanno ridotto moltissimo le loro conoscenze del liguaggio, impoverendolo al massimo, anche sulla spinta della fatica di scrivere sui cellulari. Da lì sono nati gli emoticon e le abbreviazioni tipo TVB e via dicendo.

Le cause?

Pare che tutto ciò sia dovuto a sostanze che interferiscono con gli ormoni tiroidei, che tra le altre cose regolano lo sviluppo cerebrale del feto e del lattante

Purtroppo è assodato che ci sono sostanze che possono interferire con la loro azione e che producono disturbi del neurosviluppo, provocando difficoltà di lettura, dislessia, malformazioni sessuali, ritardo del linguaggio, autismo, ecc.

In California l'autismo è aumentato di 7 volte!

Negli ultimi cinquant'anni abbiamo immesso nell'ambiente migliaia di nuove molecole.

Nel 1930 si produceva 1 milione di tonnellate di sostanze tossiche, mentre oggi ne produciamo centinaia di milioni di tonnellate!

La Comunità Europea è la seconda produttrice di queste sostanze, dopo la Cina.

Si stima ci siano 100.000 sostanze chimiche prodotte dall'Uomo e che si sono diffuse nell'aria, nell'acqua e nel cibo.

Per esempio Brescia è stata contaminata dalla Caffaro ed un quarto della città ha ancora i PCB.

Nel Veneto, dalla zona di Trissino, gli Pfas si sono diffusi non solamente nel terreno circostante, ma anche nella falda acquifera sotterranea del Veneto centrale, con particolare concentrazione nelle acque sotterranee del Vicentino, dell'Alto Padovano e di parte del Veronese

In queste situazioni tutti i bambini sono contaminati ancor prima di nascere.

Tra le sostanze più tossiche che produciamo o che abbiamo prodotto in passato, ma che si trovano ancora disperse in quantità enormi e di lentissimo decadimento c'è il Clorpirifos, usato nei pesticidi. Ma non solo quello! Dagli esami del sangue si è visto che ci sono ancora tracce di presenza di diossina e ci sono allarmanti dosi di piombo, il cui valore nel sangue dovrebbe essere ZERO!

Il Clorpirifos è un agente chimico che provoca una riduzione dello spessore della neocorteccia cerebrale e riduzione conseguente della memoria a breve.

Definita l'indubbia pericolosità di questo pesticida e ad un passo dal suo divieto, è arrivato Trump che ha fatto cambiare idea sulla sua abolizione,

In Europa l'uso è stato consentito per un altro anno, ed è la terza vergognosa proroga!

Teniamo inoltre presente che gli studi sulla pericolosità di questi prodotti pesticidi sono svolti dalle stesse ditte che li producono!
 Il colmo dell'intelligenza, no?


(pubblicita' ads A3)


Che fare?

Cosa fare sembra ovvio, bisognerebbe ordinare la cessazione della produzione ed uso di tutti quei prodotti chimici sicuramente tossici per noi e non soltanto per noi. Ma per fare ciò occorrerebbe una politica indipendente e competente e che fosse interessata più al benessere dei suoi cittadini che al successo da ottenere alle prossime elezioni!

In attesa che le cose cambino dall'alto, a noi non ci resta che cercare di ridurre al minimo i rischi personali, tenendoci informati, cercando di consumare i prodotti alimentari più sani (o meno "tossici"), scegliendo di vivere non certo in città mefitiche, ma in quelle zone dove si respira ancora aria buona e utilizzando lo iodio contenuto nel sale da cucina, che è essenziale nella produzione di ormoni per la tiroide, soprattutto in gravidanza.

Per i giovani e i nascituri il compito di genitori e insegnanti dovrebbe essere quello di stimolare molto la lettura e scrittura, combattendo le semplificazioni del linguaggio che producono una riduzione delle capacità intellettive.

Difficile da farsi -oggi- visto che oltre alla perdita di molte coniugazioni e di molte parole si aggiunge l'inquinamento da inglese, usato in modo grottesco (o indecente, fai tu).

Ricordiamoci infine che lo iodio non si assume respirando aria di mare, ma si deve mangiare! Ne bastano piccolissime quantità al giorno (150 microgrammi), giusto quanto si ricava usando un cucchiaino di sale iodato aggiunto ai vari alimenti della nostra cucina.

Se vuoi saperne di più sul Quoziente d'intelligenza e la sua storia, un ottimo testo è:
"Che cos'è l'intelligenza?" dal QI alle intelligenze multiple
scritto da Adrian Triglia, Bertrand Regader, Jonathan Garcia-Allen
Edizione Hachette

Autore: Enrico Riccardo Spelta

(febbraio 2019)

Se ti è piaciuto questo articolo potrebbe interessarti il libro "Cosa ho visto sul pianeta Terra", acquistabile da qui.