Il BTP Valore 2025 potrebbe rappresentare un valido strumento per diversificare il portafoglio. Ma chi ne beneficerà maggiormente?
Dal 20 al 24 ottobre 2025 ci sarà la nuova emissione del BTP Valore. Dal 17 ottobre, si potranno scoprire i tassi minimi garantiti, ma è possibile fare delle previsioni sulla convenienza o meno del prodotto.
Gli interessati, ovviamente, dovranno considerare bene le proprie necessità di investimento. Il titolo di Stato in oggetto avrà una scadenza fissata a sette anni, con cedole trimestrali crescenti nel tempo, per mezzo del cd. meccanismo step-up 3+2+2. In pratica, gli aumenti dei rendimenti ci saranno prima dopo tre anni, poi dopo cinque. Per chi porta il prodotto a scadenza, inoltre, è previsto un premio fedeltà pari allo 0,8%. Quale tipologia di investitori potrebbe trarre maggiori vantaggi dal BTP Valore?
Le caratteristiche del BTP Valore appena elencate sembrerebbero, per gli esperti, favorire i cd. cassettisti, ossia coloro che hanno progetti di investimento a lungo termine e che, quindi, intendono lasciare il titolo nel proprio portafoglio fino alla scadenza. Si tratta, dunque, dello strumento per chi non ha necessità dii guadagno immediato.
Le quattro emissioni precedenti, quelle tra giugno 2023 e maggio 2024, sono state caratterizzate da un rendimento totale compreso tra il 3,75% e il 4,36%. Le condizioni attuali del mercato finanziario, tuttavia, sono molto differenti rispetto a quelle dello scorso anno. La BCE ha dimezzato il costo del denaro, che è passato dal 4% al 2%; di conseguenza, il BTP Valore verrà collocato in un periodo in cui i rendimenti nominali sono inferiori ma le cedole trimestrali garantiscono un’entrata fissa e costante in un momento di calo dei tassi. In questo modo, sarà più facile per gli investitori programmare i propri guadagni.
Nonostante i tassi di interesse decrescenti rispetto alle passate emissioni, il BTP Valore dovrebbe ugualmente assicurare un rendimento lordo di circa il 3,5% (con il premio fedeltà). Se, poi, si considerano anche la tassazione agevolata del 12,5%, l’esenzione dalle imposte di successione e l’esclusione dal calcolo dell’ISEE fino alla soglia massima di 50 mila euro, i titolari potranno contare su un guadagno netto che supera il 3%.
Sulla base di tali considerazioni, potrebbe essere interessante aggiungere questo titolo di Stato al proprio portafoglio, per contare su una maggiore diversificazione. Se, poi, in futuro, i tassi di interesse aumenteranno, il meccanismo step-up potrebbe garantire ulteriori vantaggi.
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