Nel 2026 ci saranno dei cambiamenti per il pagamento del bollo auto, per scongiurare l’evasione della tassa.
Il bollo auto è la tassa che deve essere pagata da tutti coloro che possiedono un veicolo registrato al PRA (Pubblico Registro Automobilistico), a prescindere dall’utilizzo del mezzo. Si tratta, infatti, di un’imposta sulla proprietà.
Il bollo va versato con cadenza annuale, entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza. L’ammontare, però, non è uguale per tutti ma varia a seconda della potenza, della classe di inquinamento e della Regione. Dal prossimo anno, sono previste delle importanti innovazioni per la tassa automobilistica. Ecco cosa cambierà.
Una delle principali novità relative al bollo auto è la possibilità di ottenere rateizzazioni più ampie per le cartelle esattoriali che riguardano bolli auto non versati. Nel dettaglio, i debiti fino a 120 mila euro potranno essere suddivisi fino a 84 rate mensili; per il biennio 2027-2028, poi, le rate passeranno a 96 e dal 2029 a 108.
I soggetti, invece, che provano di versare in condizioni economiche difficili, potranno ottenere la dilazione fino a 120 rate mensili, a prescindere dall’ammontare del debito. Per le auto storiche ultratrentennali, il bollo è di soli 10 euro, mentre è fissata uno sconto del 50% per i mezzi di interesse storico e collezionistico con certificato di rilevanza storica.
Tra gli altri cambiamenti, spicca la possibilità di una pace fiscale; i debiti inferiori a mille euro precedenti al 2015 verrebbero eliminati automaticamente. Per i debiti successivi al 2015, non ci sarà la cancellazione d’ufficio, ma si potrà ugualmente godere di altri benefici sulle sanzioni e gli interessi.
Dal 2026, il bollo auto diventerà completamente un tributo territoriale e, dunque, saranno le Regioni a dover gestire i pagamenti. Non si potrà più, poi, dividere la cifra a rate, ma bisognerà versare quanto dovuto in un’unica soluzione, con scadenza annuale. Per i mezzi immatricolati dal 2026 in poi, la data di scadenza del bollo auto verrà determinata tenendo conto della prima immatricolazione. Per i veicoli immatricolati prima, invece, varranno ancora le vecchie scadenze, a meno che le Regioni non decidano diversamente.
Un’altra fondamentale novità coinvolge i veicoli sottoposti a fermo amministrativo, per i quali cesserà l’esenzione dal pagamento del bollo auto. I proprietari, dunque, saranno obbligati a versare la tassa automobilistica. Le Regioni, infine, manterranno l’autonomia nella gestione del bollo, prorogando o modificando i benefici, le esenzioni e gli sconti attualmente attivi.
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