Assegno Unico da record: arrivano i nuovi importi e cambiano le soglie di reddito

Dal prossimo anno potrebbero cambiare alcune regole per la percezione dell’Assegno Unico e Universale. Quali benefici per le famiglie?

L’Assegno Unico e Universale per figli a carico è la prestazione che viene riconosciuta alle famiglie con figli, fino al compimento della maggiore età o, in alcuni casi, del ventunesimo anno. Al pari delle altre prestazioni, anche tale misura è soggetta a una rivalutazione dell’importo annuale, a seconda del tasso di inflazione registrato dall’ISTAT.

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Assegno Unico da record? Arrivano i nuovi importi e cambiano le soglie di reddito (settemuse.it)

Di conseguenza, all’aumentare dell’inflazione aumenta anche la somma riconosciuta ai titolari. Anche per il 2026, è previsto un innalzamento dell’importo dell’Assegno Unico, in relazione al tasso relativo ai primi tre trimestri del 2025. Ma come cambierà l’agevolazione dal mese di gennaio?

Assegno Unico e Universale 2026: tutto quello che si conosce sulle nuove somme

A settembre, il tasso di inflazione riscontrato era pari all’1,6%. Anche l’Assegno Unico e Universale per figli a carico, dunque, aumenterà secondo tale percentuale. Non è possibile, però, per tutti fare una stima precisa sull’ammontare che verrà ricevuto, perché l’importo si basa sempre sull’ISEE del nucleo familiare.

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Assegno Unico e Universale 2026: tutto quello che si conosce sulle nuove somme (settemuse.it)

Il valore di quest’ultimo potrebbe cambiare da un anno all’altro e, quindi, anche l’ammontare della prestazione. Più basso è l’ISEE, più ricco sarà l’Assegno Unico. Quel che è certo, è che la somma massima ottenibile, alla luce della rivalutazione, sarà di circa 205 euro al mese per ciascun figlio. L’importo minimo, invece, spetta a chi ha un ISEE pari o superiore a 46.675 euro o a chi non presenta la documentazione reddituale e, dal prossimo anno, sarà di 58,50 euro al mese per ogni figlio. Ci sarà, inoltre, un adeguamento anche del limite reddituale massimo e minimo. Fino a 17.500 euro, si otterrà la cifra più elevata, mentre sopra a 46.675 euro quella più bassa.

Con molta probabilità, gli importi dell’Assegno Unico e Universale del mese di gennaio 2026 rimarranno gli stessi del 2025, per consentire all’INPS di rinnovare l’ISEE. Da febbraio, poi, dovrebbero vedersi le novità, con conguaglio a credito o a debito, in base a quanto finora percepito. Ricordiamo, infine, che la rivalutazione interesserà anche le maggiorazioni della prestazione, spettanti a determinate categorie di titolari. In particolare, queste somme aggiuntive sono riconosciute in base al numero dei figli, alla loro età e al possesso di eventuali disabilità. Ad esempio, rientrano tra i beneficiari i figli successivi al secondo, i figli con disabilità e non autosufficienti, i nuclei con almeno quattro figli e i genitori con figli con meno di un anno di età.

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