Il sistema italiano è complesso e molte volte i cittadini si perdono attraverso la burocrazia. Esiste la possibilità di ottenere un assegno INPS di 1.500 euro al mese fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia.
Si tratta di una prestazione previdenziale interamente a carico dello Stato ma che permette di ottenere il cosiddetto assegno di accompagno dall’età di 63 anni e 5 mesi.

Analizziamo quali sono i requisiti per il 2025 e cosa cambia nel 2026.
Assegno INPS fino alla pensione di vecchiaia: requisiti
La prestazione che accompagna fino alla pensione di vecchiaia che richiede un’età pensionabile di 67 anni, è l’APE Sociale. Questa misura permette di ottenere un assegno per dodici mensilità dall’età di 63 anni e 5 mesi, poi al raggiungimento dell’età pensionabile si trasforma in pensione di vecchiaia.

Possono accedere all’APE Sociale per il 2025 coloro che hanno compiuto 63 anni e 5 mesi di età e almeno 30, 32 o 36 anni di contributi in base alla categoria di appartenenza. L’importo dell’APE Sociale non può superare i 1.500 euro mensili, ed è erogata fino al raggiungimento dei requisiti richiesti per la pensione di vecchiaia o la pensione anticipata. Non matura la contribuzione figurativa durante l’erogazione della prestazione e il trattamento non è reversibile ai superstiti, pertanto cessa alla morte del titolare.
Possono beneficiare dell’APE Sociale i lavoratori licenziati involontariamente; i caregiver che almeno da sei mesi assistono un familiare disabile convivente; invalidi civili con una riduzione della capacità lavorativa non inferiore al 74%; lavoratori che svolgono mansioni gravose. Il requisito contributivo diminuisce per le lavoratrici madri (pari a 12 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di due anni).
Per poter accedere all’APE Sociale è richiesta la certificazione delle condizioni e una volta ottenuta la certificazione, bisogna inoltrare all’INPS la domanda di anticipo pensionistico. La domanda per l’APE Sociale si può presentare nelle seguenti date: 31 marzo, 15 luglio e 30 novembre. La scadenza del 30 novembre è considerata tardiva, in quanto sarà accolta in base alla disponibilità dei Fondi stanziati dal Governo.
Consigliamo a chi volesse aderire a questa misura previdenziale, di rivolgersi a un patronato per verificare i requisiti e il montante contributivo. Oppure, è possibile contattare direttamente l’INPS tramite call center o applicazione MyINPS. Precisiamo che il valore dell’assegno di 1.500 euro è il massimo erogato, ma il calcolo è effettuato in base ai contributi versati, quindi, potrebbe variare da persona a persona.
L’APE Sociale è stata prorogata per un altro anno nella Legge di Bilancio 2026, pertanto chi non rientra nel 2025 può presentare domanda entro il 31 marzo 2026, prima si presenta la domanda più possibilità si hanno di ottenere la prestazione.