Biografia e vita di Bellini Jacopo (Italia 1396-1470)
Jacopo Bellini, pittore italiano, fra il Gotico ed il Rinascimentale, nasce a Venezia nel 1396 e sarà il padre di altri due noti pittori:
Gentile e
Giovanni Bellini.
Bellini fu allievo e collaboratore di Gentile da Fabriano.
I primi passi nel mondo dell'affresco li fece nella bottega di
Gentile da Fabriano con il quale nel 1411-1412 a
Foligno dove, su disegno del maestro, affrescò con altri allievi Palazzo Trinci .
Dopo un decennio nel quale il giovane pittore studia le opere dei maestri fiorentini,
Brunelleschi, Donatello e
Masaccio, nel 1424 a Venezia apre la sua bottega.
Una delle belle opere di Jacopo Bellini, in passato attribuita al suo maestro, è la tavola con la Madonna col Bambino, che rappresenta il Bambino
mentre gioca con un pettirosso.
Nel terzo e quarto decennio del 1400, il pittore lavorò al Duomo di Verona, a Ferrara al servizio di Lionello d'Este, dove dove ha gareggiato con
Pisanello per un ritratto del duca, e ha vinto.
Nel 1460 soggiornò a Padova, dove indirizzò ai problemi prospettici il giovane
Andrea Mantegna e realizzò insieme ai figli
Gentile e
Giovanni la cappella del Gattamelata andata perduta.
La maggior parte della sua carriera, però, Jacopo Bellini la fece a Venezia, dove eseguì numerosi importanti dipinti per chiese, confraternite
religiose e la Repubblica Veneta, ma la maggior parte di queste opere è andata distrutta e ci sono rimaste solo le opere più piccole.

Alcune opere, come L'
Annunciazione, conservato nella Chiesa di Sant'Alessandro a Brescia, sono molto belle, anche
se ancora strettamente legato allo stile
Gotico, ma i disegni conservati al
Louvre ed al
British Museum, rivelano i nuovi interessi rinascimentali per la prospettiva ed una vena di narrazione e fantasia architettonica a effetto stupefacente, che pongono il pittore fra i progenitori del Rinascimento Veneziano.
Questi disegni sono particolarmente importanti, oltre che per la posizione stilistica al confine tra mondo tardogotico e mondo
rinascimentale, per l'altissima qualità .
Le immense architetture sono impostate con vertiginose fughe centrali, puntigliosamente in prospettiva, sebbene con schemi piuttosto semplici, basati sempre su un punto di fuga centrale preso su una linea dell'orizzonte a metà del foglio.
Jacopo Bellini, molto famoso ai suoi tempi, muore a Venezia tra il 26 agosto 1470 e 25 novembre 1471.
La sua opera superstite è costituita da circa 20 dipinti.