Apoteosi di sant'Ignazio

Biografia e vita di Baciccio (Italia 1639-1709)


Autoritratto di Baciccio

Giovanni Battista Gaulli, pittore Italiano del periodo fra il Barocco e il Rococò, conosciuto come Baciccio o Baciccia è nato a Genova il 10 maggio 1639.

Il soprannome Baciccia deriva dalla contrazione di Giovanni Battista che, nel dialetto genovese, diventa "Baciccia".

Genova, a quei tempi, era il porto più facile per i commerci con i paesi del Nord, ma nella città ospitale soggiornavano volentieri artisti ed intellettuali: Peter Paul Rubens e Anthon Van Dyck vi rimasero alcuni anni.

Baciccio, allora apprendista nella bottega del pittore barocco Luciano Borzone (1590-1645), ha la possibilità di osservare dal vivo, restando molto colpito, il loro lavoro, il loro stile, comincia ad imitarli, come imita il pittore genovese Bernardo Strozzi da cui impara l'utilizzo di colori caldi.

Dopo la morte di tutta la sua famiglia di peste, nel 1657 si trasferisce a Roma, dove diventa il protetto di Gianlorenzo Bernini.

Accettato nella Gilda degli artisti romani, l'Accademia di San Luca nel 1662, l'anno dopo ottiene la sua prima commissione pubblica per una pala d'altare nella chiesa di San Rocco a Roma.

Baciccia raggiunge presto il successo come pittore di opere mitologiche, di pale d'altare e di ritratti: dipinse ciascuno dei sette papi da Alessandro VII a Clemente XI, molti cardinali e fece il ritratto anche del Bernini (1675) che, considerato tanto somigliante, fu adottato nell'iconografia ufficiale.

Dopo aver visto nel 1669, il soffitto affrescato della cupola della cattedrale di Parma, del Correggio, la pittura di Giovan Battista Gaulli, assunse un aspetto meno lineare e la composizione cominciò ad essere preparata per essere guardata di sotto in su, alzando gli occhi dal basso.

baciccio pozzo

Questa nuova visione artistica influenzò le sue decorazioni e lo aiutò nella ideazione del suo capolavoro: l'affresco del soffitto della navata della Chiesa del Gesù a Roma eseguito fra il 1674 e il 1679.

L'affresco del Trionfo del Nome di Gesù viene drammatizzato non solo dall'organizzazione degli spazi, ma anche dall'uso intelligente di zone chiare e scure che si fondono con quelle delle figure di stucco che sembrano esplodere gioiosamente dalla cornice.

Guardando verso l'alto, si ha l'illusione che il tetto sia aperto al centro e, in alto nel cielo ci siano Cherubini e Angeli in cerchio intorno alla luce che emana dal monogramma di Gesù; sulle banche nubi si vedono schiere di santi e uomini di chiesa inginocchiati in adorazione, mentre un gruppo di dannato precipita all'inferno.
L'aspetto che più colpisce di questo lavoro è il modo in cui i grandi gruppi di figure sembrano librarsi sopra le teste dei fedeli e sotto il tetto della chiesa.

Il Baciccia, Giovanni Battista Gaulli, morì a Roma in una data fra 26 marzo e il 2 Aprile 1709.



Galleria opere d'arte di Baciccio

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Predica di san Giovanni battista
Predica di san Giovanni battista



Apoteosi dell'ordine Francescano
Apoteosi dell'ordine Francescano



Apoteosi di sant'Ignazio
Apoteosi di sant'Ignazio


(F1)

baciccio Ritratto di Gian Lorenzo Bernini
Ritratto di Gian Lorenzo Bernini

La continenza di Scipio
La continenza di Scipio

Sant'Ignazio (dett)
Sant'Ignazio (dett)

Soffitto del Gesù
Soffitto del Gesù

Madonna con bambino
Madonna con bambino

Predicazione di Giovanni battista (1690)
Predicazione di Giovanni battista (1690)

Pietà (1667)
Pietà (1667)

baciccio Conversione di san Paolo
Conversione di san Paolo


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L'ostia dalle mani di Cristo
L'ostia dalle mani di Cristo



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Baciccio. Giovan Battista Gaulli
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La pittura veneta negli Stati estensi
Bentini Jadranka, Marinelli Sergio, Mazza Angelo, 1997, Artioli