La Ferrari ha vissuto un 2025 da incubo ed alla vigilia di Austin il clima è tutt’altro che sereno. Frederic Vasseur, team principal del Cavallino, si è fatto sentire con la stampa.
Il Gran Premio degli Stati Uniti è ormai dietro l’angolo, ed il tracciato di Austin ospiterà anche la quarta Sprint Race della stagione. La Ferrari non arriva di certo con i favori del pronostico dopo le disastrose ultime gare, con l’ultimo podio che risale ormai al GP del Belgio, precedente alla pausa estiva. Charles Leclerc è salito sul podio in sole cinque occasioni, mentre Lewis Hamilton è ancora a bocca asciutta, cosa che mai gli era capitata prima in carriera.
La SF-25 sta entrando di diritto nel novero delle Ferrari peggiori della storia, pur essendo nata sotto i migliori auspici, come auto che avrebbe dovuto contendere alla McLaren i due titoli mondiali. Ed invece, la Scuderia modenese sta prendendo sberloni anche da Red Bull e Mercedes, sulle quali aveva concluso con un buon vantaggio, a livello tecnico, nella precedente annata. Nonostante le delusioni, Frederic Vasseur è stato confermato nel ruolo di team principal anche per il 2026, e l’impressione è che per lui e questo gruppo di lavoro sarà l’ultima chiamata.
Ferrari, Vasseur alza la voce dopo le critiche subite
Intervistato dalla rivista statunitense “The Athletic” nel fine settimana di Singapore, Frederic Vasseur ci ha tenuto a farsi sentire dopo le critiche arrivate a suo indirizzo ed alla Ferrari: “Sono in questo sport da 30 anni, sapevo che sarei stato esposto alle critiche e che mi sarebbe piovuta addosso tanta m*rda. Cosa penso degli attacchi subiti a Montreal? Non hanno fatto troppo male alla squadra, anche se sono comunque cose molto negative per noi. Sapevo che avrei dovuto convivere con la pressione, questo fa parte della natura stessa della F1, ma credo che ci sia già abbastanza pressione in pista per subirne anche quando non siamo in circuito“.
Vasseur ha inoltre snobbato stampa, affermando che la Ferrari dovrà essere più cinica e sfruttare ogni occasione: “Sappiamo che c’è la necessità di fare dei buoni risultati, personalmente non leggo i giornali, non guardo la televisione e so solamente quello che mi dicono i ragazzi dell’ufficio stampa. Tutto questo è il passato, noi stiamo pensando al futuro. Il nostro problema più grande è stato l’aver perso alcune buone occasioni in diverse gare, come a Baku, dove avevamo il passo per fare molto meglio. Ora dobbiamo fare più attenzione ed eseguire al meglio il lavoro nei prossimi appuntamenti“.
