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Curiosità su Capodanno

Tradizioni del capodanno

Una tradizione del nuovo anno è quella dei buoni propositi per l'anno nuovo. Anche questa tradizione nasce dai babilonesi: il proposito che più spesso facevano era quello di restituire strumenti per l'agricoltura che erano stati prestati loro.

Tradizionalmente, l'anno nuovo è simboleggiato dalla figura di un bimbo appena nato. Questa tradizione nasce in Grecia intorno all'anno 600 a.C. Un bambino piccolo era il simbolo dell'annuale rinascita di Dioniso, dio del vino. Questa cerimonia serviva per ottenere fertilità e ricchezza. Una celebrazione simile esisteva anche nell'antico Egitto.

La tradizione dice che ciò che si fa il primo giorno del nuovo anno, incida molto su come sarà l'intero anno. Per questo si festeggia con la propria famiglia, con gli amici, in una nottata all'insegna dell'allegria e del lusso. Si dice che porti molta fortuna se il primo visitatore di casa vostra nel nuovo anno sia un uomo alto e con i capelli scuri. La funzione del vischio ci è stata tramandata dai Druidi, che lo ritenevano in grado di scacciare gli spiriti cattivi dalla casa.
Per questo ancora oggi si appende a capodanno sulle porte delle nostre abitazioni.

La celebrazione del capodanno è la festa più antica di cui vi sia traccia. Furono i Babilonesi circa 4000 anni fa a festeggiare per primi il loro capodanno. Intorno all'anno 2000 a.C., l'anno babilonese iniziava in corrispondenza con la prima Luna Nuova dopo l'equinozio di primavera.

L'inizio della primavera era un periodo logico per associarvi l'inizio dell'anno. Dopotutto, la primavera è la stagione della rinascita, della nuova semina, della fioritura. Inoltre, il 1° gennaio non ha alcun significato dal punto di vista dell'agricoltura o astronomico. E' stata quindi una scelta puramente arbitraria.

Gli antichi romani continuarono a celebrare l'anno nuovo nel tardo marzo, ma il loro calendario era continuamente 'manomesso' dai vari imperatori; si scelse quindi di "sincronizzarlo" con il sole.

Fu Giulio Cesare, nel 46 a.C., a creare quello che ancora oggi è conosciuto come il "calendario Giuliano" che stabiliva che l'anno nuovo iniziava il primo gennaio.