ogm pro e contro

OGM pro e contro

OGM

OGM, a novembre del 2001 il sì del Vaticano. Gli OGM salveranno il mondo dalla fame. “Il dibattito – chiarisce mons. Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio consiglio della Giustizia e della pace - riguardo l'uso degli alimenti geneticamente modificati è più di ordine politico che sociale, perché quando un popolo deve sconfiggere la fame ogni cibo può servire a nutrirlo, anche considerando che gli effetti negativi dell'OGM non sono attualmente dimostrati”. “Chi ha fame - ha aggiunto mons. Martino - non fa distinzione tra i cibi”.

PRO OGM

1) un OGM può crescere laddove un organismo simile originale non potrebbe (per esagerazione il grano nel deserto)

2) I geni modificati sono fatti da DNA naturale, perciò nello stomaco si distruggono e non si possono creare effetti indesiderati negli anni futuri: non stiamo mica parlando di radiazioni!

3) un OGM non necessita di fertilizzanti

4) chi si oppone difende il cibo artefatto, gonfiato, lucidato, fertilizzato che tanto si è dimostrato dannoso!

5) Se ora lo dice pure il Papa (ispirato da Dio) deve pur essere vero

6) Anche le multinazionali hanno a cuore il problema della fame nel mondo

7) Per i prodotti no OGM si si sono usati pesticidi dichiaratamente nocivi alla salute e in via di eliminazione dal mercato e altri ancora in uso.
 

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CONTRO OGM

1) Non esiste garanzia sull'innocuità però non ci sono dimostrazioni del contrario

2) Una volta avviata la coltivazione OGM i contadini sarebbero costretti a comprare i semi tutti gli anni (semi costosissimi) perché le piante producono solo semi sterili (volutamente?)

3) I mercati mondiali sarebbero in mano alle sole aziende produttrici di semi OGM di cui detengono i brevetti. Si tratta di 4 multinazionali americane.
Ciò significa dipendenza, monopolio, rischio di subire qualsiasi prezzo, potere economico e politico in mano solamente alle compagnie produttrici americane.

4) Come spiegate che le compagnie che producono cibi transgenetici non vogliono la sigla OGM sulla confezione?

5) Se fosse anche vero che coltivazioni OGM sfamerebbero il terzo mondo, ciò significherebbe incremento della popolazione in modo ancor più vertiginoso. Come pensa di risolvere questo problema il Vaticano, che è pure contro la contraccezione?

6) Come mai tanta sensibilità alla fame nel mondo, mentre nei paesi ricchi si buttano al macero tonnellate di frutta e verdura sana solo per mantenere il prezzo sul mercato?

7) I semi sono già molto cari. Pensate che quelli del granoturco si vendono a numero e non a peso. Quanto costeranno quelli OGM? Chi controlla il prezzo? Lo controllerà la Santa Sede o gli Stati Uniti che ci guadagnano.

8) C'è chi dietro questa strana presa di posizione del Vaticano ci vede quasi un accordo col potere statunitense per via di quello scandalo dei preti pedofili. Do ut des?

9) “Chi ha fame - ha aggiunto mons. Martino - non fa distinzione tra i cibi”. Voleva dire tra cibi sani e cibi avvelenati? E' così cinico il monsignore?

10) In Europa è vietato l'uso di OGM superiore all'1%, ma lo sapevate che sostanze OGM sono presenti nel 60% degli alimenti in vendita al supermercato, spesso ad insaputa dei consumatori perché non c'è obbligo di indicazione in etichetta degli OGM utilizzati per la produzione del vegetale finale? Vedi lecitina di soia e oli vegetali

11) C'è la possibilità che cibi OGM producano allergie.

12) Alcuni coltivatori hanno già sperimentato che il consumo dei diserbanti è aumentato, invece di scendere, come promesso, e la produttività del terreno è rimasta uguale.

13) L'uso di OGM va contro la tendenza italiana a produrre vegetali rispondenti alle biodiversità. Questa differenziazione è un valore aggiunto al raccolto.
La guerra contro gli OGM, ora che anche il Vaticano ne sosterrà le "nobili" cause, sembra persa definitivamente.

Ma non è l'unica guerra che coinvolge ciò che mangiamo, voglio dire che non tutto il non transgenico è prodotto in termini di assoluta tranquillità, anzi! L'aumento dei casi di intolleranza al glutine, per esempio, potrebbe essere determinato anche dalla "pioggia" di raggi X.

Quanto alla nostra pasta, non dimentichiamo che buona parte del grano duro oggi viene importato, per esempio dal Canada, e che la pasta che mangiavano i nostri nonni non è la stessa che troviamo sulle nostre tavole. Nei banchi della frutta scatta l'allarme rosso: arance bellissime e dal prezzo invitante seducono i consumatori.

Ma è tutto un inganno: sono immangiabili. Vengono dal Sud Africa e dalla Spagna. E c'è anche chi le spaccia per arance Navel, ovvero siciliane doc. Ma la loro bellezza deriva dall'uso di sostanze tossiche e nocive per l'uomo. Il 95 per cento dei produttori spagnoli, per garantire la lucentezza esterna dei frutti, adotta trattamenti dannosi alla salute.

Naturalmente i casi che si potrebbero elencare sono innumerevoli e li possiamo leggere quotidianamente sui giornali. Le conseguenze sono sempre difficili da imputare a questo o quel prodotto, oppure all'aria che respiriamo o all'acqua che beviamo o a tutte le schifezze di bibite manipolate artificialmente.

Per concludere: è un peccato che anche in Italia non si sia dato il via a ricerche per produrre OGM da noi brevettati e che si debba sottostare alle multinazionali in tutto e per tutto.
Certamente l'OGM non può essere considerato "dannoso" in sè, ma il giudizio è molto più complesso e coinvolge le strategie prepotenti di società mondiali alle quali difficilmente si può concedere il presupposto che siano "oneste" e "coinvolte nei problemi della povertà".

Non ritengo minimamente esaurito l'argomento in continua evoluzione, pertanto suggerisco di aggiornarsi scegliendo siti di indubbia onestà intellettuale per gli ultimi aggiornamenti.

Autore: Enrico Riccardo Spelta

(2009)