cosa c è fuori dall universo

COSA C'E' FUORI DALL'UNIVERSO?

Prendo spunto da quanto affermato dal noto scienziato, il fisico Stephen Hawking, che ha scritto molti libri e girato molti documentari sul tema della cosmologia e astrofisica.

Io non ho competenze da contrapporre a quelle di Hawking, perciò le mie riflessioni sono sicuramente contestabili, ma seguo semplicemente e disinteressatamente il filo del mio buonsenso e delle mie affermate capacità analitiche.

Dunque Hawking afferma che è praticamente dimostrato che l'universo non ha avuto bisogno di Creatori per formarsi e poi per svilupparsi.

Quindi tutto ciò che ne deriva in quei 13,7 miliardi di anni è puramente casuale!

L'universo era in un punto e poi s'è dilatato, creando il suo spazio nello scorrere del suo tempo.

Infatti, al di fuori di esso, si afferma, non c'è ne spazio ne tempo.

Già dire che l'universo ha 13,7 miliardi di anni significa secondo me affermare che esiste un tempo assoluto, mentre Einstein ci ha spiegato che tutto il tempo è relativo ad un determinato soggetto che si muova ad una certa velocità. Piccolo problema di incompatibilità delle due cose, ma sulla quale non vorrei soffermarmi.

Torniamo al nostro universo, che allora, con la nostra mente, possiamo immaginare così:

Universo

Lì, in mezzo a quella immagine, vedete il nostro universo, rappresentato da quel cerchietto bianco. Non importa quanto lo disegni piccolo o grande (sarebbe immenso, ma anche lui si dice abbia un inizio ed una fine), lo dobbiamo pure immaginare da qualche parte,  visto che sicuramente esiste, no?

Già...ma DOVE? Se fuori dall'universo, per definizione scientifica, non esiste ne spazio ne tempo, dove lo mettiamo il nostro povero mondo?

Quel fondo nero che vedi devi eliminarlo con la tua mente, perché, ripeto, è uno spazio che non esiste! Già, infatti, se esistesse sarebbe anch'esso uno spazio/tempo come il nostro universo e se lo ampliamo a dismisura (fino all'infinito) sarebbe un universo infinito. Ma gli scienziati ci dicono che l'universo NON è infinito!

La nostra mente non riesce ad immaginare un luogo che non occupi spazio e nel quale non scorra il tempo.

Del resto anche se optassimo per l'ipotesi del Creatore, dove lo piazzeremo il nostro Creatore? In un non spazio senza tempo? E "quando" avrebbe creato il nostro mondo se Lui non ha il tempo a scandire il flusso del prima e del dopo, della causa/effetto?

Chi ci vieta di affermare allora che lo debba ancora creare il nostro mondo, oppure che lo stia creando in questo istante e che (allo stesso tempo, visto che il tempo lui non ce l'ha) lo abbia già creato, secondo il Suo orologio, mille miliardi di anni fa?


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Fosse così non ci sarebbe e non sarebbe mai esistito, visto che non è soggetto al flusso del tempo che scorre e non occupa nessuna posizione da nessuna parte. Inoltre, conciato a quel modo, come farebbe, il nostro Creatore, a creare qualcosa, Lui che è fuori da tutto?

Ed infine, proprio per mandare in tilt l'intero ragionamento...ma e "Lui" ...chi lo ha creato? E quando? E dove? Ecc. ecc. all'infinito.

Di fronte a certi imbarazzi allora gli scienziati si sono inventati che è vero che sembra strano che il nostro universo si sia sviluppato casualmente, utilizzando dei valori costanti che devono essere di estrema precisione altrimenti il miracolo dell'espansione e dell'evoluzione (che ha prodotto galassie, stelle, pianeti e materia ed infine persino le forme di vita che ben conosciamo) non si sarebbe verificato.

Ma i famosi scienziati ci controbattono che è stato possibile semplicemente perché esistono PIU' universi, ognuno con valori leggermente diversi e quelli che sono più fortunati sono stati in grado di svilupparsi e magari arrivare persino a generare la vita, altri invece non ce l'hanno fatta.

Va bene, diamogli corda per un po'. Domanda: ma e questi altri universi (molti, ovvero magari infiniti) dove stanno?

Stanno anche loro in quel posto magnifico che chiamiamo non spazio/non tempo?

Come li rappresentiamo? Così?

Universo 2

E che distanza ci sarebbe tra i vari universi infiniti? Già...ma come facciamo a parlare di "distanza" se abbiamo affermato che fuori dagli universi NON c'è spazio?

In questo modo abbiamo sparso vari universi in "posti" più o meno distanti tra loro, il chè non è possibile, visto che "fuori" da un universo si parla di non-spazio/non-tempo. E' un po' come citare l'isola che non c'è, non ti pare?

Oppure sono tutti nello stesso spazio-tempo del nostro universo?

Uhm, difficile pensare che dentro il nostro universo ci siano miliardi di altri universi tra cui anche molti universi simili al nostro, cioè con dei "noi" un po' più piccoli o più biondi o in un'altra stanza...o del tutto assenti e via dicendo, raffigurando tutte le combinazioni possibili di tutti gli atomi dell'intero universo!

Neppure la fantascienza è arrivata a immaginare tanto, e allora come si fa a dirlo senza lo straccio di una conferma scientifica?

Azzardo l'ipotesi che uno spazio ed un tempo extra-universale ci debba magari essere. Sarà forse molto diverso dal nostro concetto di spazio, ma consoliamoci pensando che ci possa/debba essere e basta.

esistono solamente onde

A questo proposito può essere interessante esplorare l'articolo sulle onde del tutto.

Certo, se accettiamo questa ipotesi, abbiamo la magra consolazione di restare con un solo problema irrisolvibile per noi: il concetto di "infinito".

E qui mi fermo, altrimenti dovrei azzardare subito cosa possa significare che questo spazio extra universale sia INFINITO.

Quando nomino quella parolina mi si rizzano i capelli, perché è un concetto che la mia mente (non so la tua, fammelo sapere semmai) non riesce proprio ad immaginare e dunque neppure ad accettare, che esista qualcosa che possa essere "infinito".

Mi domando malvagiamente subito "e al di là dell'infinito che cosa c'è?". Una mia limitazione, come dicevo.

Io non sono scienziato e così non ho risposte da darvi o nuove ipotesi da formulare, ma credo semplicemente che non ci si debba fidare eccessivamente di quanto vanno affermando al giorno d'oggi i vari scienziati. Ho letto teorie da fare impallidire, sventolate lì senza un briciolo di plausibilità (e pudore).

Molti sono in cerca più di fama e/o profitto che di sicurezze scientifiche, fermo restando che esistono tantissimi scienziati di tutto rispetto e che in buona fede presentano le loro teorie, più o meno credibili, in attesa di conferma sperimentata. La Scienza, si sa, procede per gradi di comprensione e le conclusioni a cui arriva sono in continua evoluzione.

Andateci cauti, dunque. E non vi fidate delle Particelle di Dio, visto che Dio può stare solamente nel Nulla e nel Mai o nell'Ovunque e per Sempre.

Autore: Enrico Riccardo Spelta


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