poesie e poeti italiani e stranieri Francesco Petrarca


SONETTO XLVIII



Petrarca - Canzoniere - Sonetto XLVIII

Amor con sue promesse lusingando
Mi ricondusse a la prigione antica,
E diè le chiavi a quella mia nemica,
Ch’ancor me di me stesso tène in bando.
Non me n’avvidi, lasso, se non quando
Fu’ in lor forza; ed or con gran fatica
(Chi ’l crederà perchè giurando il dica?)
In libertà ritorno sospirando.
E come vero prigioniero afflitto,
De le catene mie gran parte porto;
E ’l cor ne gli occhi e ne la fronte ò scritto.
Quando sarai del mio colore accorto,
Dirai: s’i’ guardo e giudico ben dritto,
Questi avea poco andare ad esser morto


SONETTO LV



Petrarca - Canzoniere - Sonetto LV

- Occhi, piangete; accompagnate il core
Che di vostro fallir morte sostène.
- Così sempre facciamo; e ne convène
Lamentar più l’altrui che ’l nostro errore.
- Già prima ebbe per voi l’entrata Amore
Là onde ancor, come in suo albergo vène.
- Noi gli aprimmo la via per quella spene
Che mosse dentro da colui che more.
- Non son, com’a voi par, le ragion pari;
Chè pur voi foste ne la prima vista
Del vostro e del suo mal cotanto avari.
- Or questo è quel che più ch’altro n’attrista;
Ch’e’ perfetti giudicii son sì rari,
E d’altrui colpa altrui biasmo s’acquista.


SONETTO LVI



Petrarca - Canzoniere - Sonetto LVI

Io amai sempre, ed amo forte ancora,
E son per amar più di giorno in giorno,
Quel dolce loco ove piangendo torno
Spesse fà¯ate quando Amor m’accora;
E son fermo d’amare il tempo e l’ora
Ch’ogni vil cura mi levàr d’intorno;
E più colei lo cui bel viso adorno
Di ben far co’ suoi esempi m’innamora.
Ma chi pensò veder mai tutti insieme
Per assalirmi ’l cor or quindi or quinci
Questi dolci nemici ch’i’ tanto amo?
Amor, con quanto sforzo oggi mi vinci!
E, se non ch’al desio cresce la speme,
I’ cadrei morto ove più viver bramo.


MADRIGALE III



Petrarca - Canzoniere - Madrigale III

Nova angeletta sovra l’ale accorta
Scese dal cielo in su la fresca riva
Là ond’io passava sol per mio destino.
Poi che senza compagna e senza scorta
Mi vide, un laccio che di seta ordiva,
Tese fra l’erba ond’è verde ’l cammino.
Allor fui preso; e non mi spiacque poi;
Sì dolce lume uscìa degli occhi suoi.



linea

6 offerta ibs Libri di Petrarca

Cinquantasei poesie d'amore e di lacrime. Con CD Audio
Petrarca Francesco, La Torre
«Petrarca antimoderno. Studi sulle invettive e sulle polemiche petrarchesche
Bausi Francesco, Cesati
Canzoniere
Petrarca Francesco, Garzanti Libri
Petrarcheschi segni di memoria. Spie, postille, metafore
Torre Andrea, Scuola Normale Superiore
Otium e negotium. Da Petrarca a Scipione Ammirato
Nuovo Isabella, Palomar di Alternativ
Filologia petrarchesca nell'800 e '900
Accademia Naz. dei Lincei