Biografia e vita di Pierre Bonnard (1867-1947)

Riytratto di Pierre Bonnard

Pierre Bonnard, pittore, incisore e fotografo francese, nasce il 3 ottobre del 1867, a Fontenay-aux-Roses, nei dintorni di Parigi, sua madre era alsaziana e suo padre era capo gabinetto al Ministero della guerra.

Trascorsa l'infanzia e l'adolescenza nella grande casa paterna del Grand-Lemps ed aver compiuto con profitto gli studi liceali, si iscrive alla facoltà di legge a Parigi, cominciando a dipingere.

Dopo un breve tirocinio presso uno studio legale ed aver partecipato, senza successo, a un concorso per accedere alla pubblica amministrazione, Pierre Bonnard abbandona definitivamente gli studi di legge e dedicarsi all'arte.

Si iscrive così all'Académie Julian, fondata da poco e l'école des Beaux-Arts.

Dopo una breve parentesi militare, Pierre Bonnard torna a Parigi, dove apre un atelier con gli amici Edouard Vuillard e Maurice Denis.


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Nel 1888, intorno al pioniere dell'Arte Astratta Paul Sérusier (1864-1927) allievo di Paul Gauguin, si riuniscono con Pierre Bonnard i giovani pittori Vuillard, Roussel, Maurice Denis, Ranson e Vallotton, formando il gruppo dei "Nabis", parola ebraica che significa "Profeti".

Dipinto di Pierre Bonnard

I Nabis hanno una specie di talismano o meglio un "modello" della nuova pittura in un lavoro fatto da Sérusier, il "Bosco d'amore", eseguito sotto la direzione di Gauguin, dipinto sul coperchio in legno di una scatola per sigari.

1891 Pierre Bonnard disegna per una ditta produttrice di vini, la sua prima etichetta, realizza alcune litografie per "La Revue Blanche" e disegna anche progetti di mobili e decorazioni per paraventi interessando Toulouse-Lautrec con la qualità decorativa dei suoi quadri e il suo uso personale del colore.

Al Salon des Indépendants del 1892 espone quattro pannelli decorativi, "Femtnes au jardin" e l'anno seguente espone ancora agli Indépendants con Vuillard, incuriosendo alcuni critici d'arte.

Poco per volta il pittore abbandona i grigi toni accademici e sperimenta con entusiasmo l'incontro dell'arte con il mondo delle colorate cose comuni.

Pittura di Pierre Bonnard

I suoi lavori, presto riconoscibili dei colori iridescenti, i tratti vivaci e prospettiva aperta, sono ormai largamente apprezzati tanto che gli viene affidato l'affiche de "La Revue Blanche" che gli acquista in oltre alcuni dipinti.

Bonnard frequenta il gruppo di letterati della rivista e incontro Marthe, la donna che diventa la sua unica ispiratrice, sempre ritratta con immutato entusiasmo.

Nel 1896 si tiene la prima mostra personale di Bonnard, da Durand-Ruel, mentre il pittore, allargando il suo raggio d'azione, lavora anche per il "Théatre des pantins ", espone con il gruppo "La libre Esthétique" con Vuillard e Lautrec a Bruxelles e disegna con Sérusier le scenografie per «Ubu roi».

Pierre Bonnard nel 1897 accetta l'incarico di illustrare il romanzo «Marie» dello scrittore danese Peter Nansen; i suoi disegni sono favorevolmente commentati dall'anziano Auguste Renoir, mentre la sua fama si sta diffondendo per l'Europa quando espone in Svezia e in Norvegia.

Passato sotto l'influenza della corrente delle Art Nouveau, si interessa alle stampe giapponesi, molto di moda nel mondo artistico parigino alla fine dell'Ottocento, che esercitano un forte fascino su di lui, fino a trasportarne alcuni tratti nei suoi quadri: Bonnard sarà soprannominato il “Nabi giapponese”.

Illustrazione di Pierre Bonnard

Nel 1900, l'editore Vollard pubblica il libro di poesie «Parallèlement» di Verlaine, illustrato da Pierre Bonnard, un  avvenimento importante per la grafica editoriale e per la tecnica litografica.

In seguito Bonnard illustra numerose opere del tempo, come "Daphnis et Chloé" edito da Vollard, le "Histoires naturelles" di Renard, "628-E8" di Mirbeau.

Foto di Pierre Bonnard

Con l'amico édouard Vuillard, sviluppa un nuovo interesse per le scene di intimi interni domestici, un genere che diventerà noto come "Intimismo" e che propone il mondo parigino negli anni prima della prima guerra mondiale.

Inquieto e elettrizzato dall'evoluzione del mondo dell'arte, partecipa aderendo, nel 1903, alla Secessione di Vienna e nel 1908, alla Secessione di Monaco.

Nel 1910 Pierre Bonnard scoprì il sud della Francia iniziando così a dipingere paesaggi luminosi; affascinato dalla prospettiva, la mette a fuoco in quadri come La Sala da Pranzo (1913).


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Negli ultimi vent'anni della sua carriera artistica Pierre Bonnard ha continuato a dipingere numerosi paesaggi, interni, vedute di giardini, nudi alla spiaggia, nature morte, autoritratti, paesaggi marini, dipinti decorativi di grandi dimensioni, numerosi schizzi e disegni, lavori litografici a colori oppure in bianco e nero, manifesti, illustrazioni per libri e riviste che hanno influenzato l'arte moderna.

Allo scoppio del secondo conflitto, nel 1940, il Cannet è ormai il suo rifugio, specie dopo la morte di Vuillard, l'ultimo e il migliore degli amici, ormai quasi tutti scomparsi ed il 23 gennaio 1947, anche Bonnard muore lasciando l'ultimo quadro, non del tutto finito, L'Amandier en fleurs" e senza aver portato completamente a termine il suo sogno dell'arte sociale, il cui precursore era stato William Morris.

Dalla sua prima opera nota presso il pubblico, il manifesto litografico France-Champagne del 1890, per più di cinquant'anni Pierre Bonnard ha inseguito il sogno di portare l'arte fuori dal chiuso dei musei, per portarla nella vita di ogni giorno, sui muri dei palazzi attraverso le pubblicità, sulle pagine di libri e riviste, attraverso illustrazioni ed incisioni, nelle case dove scorre la vita, con paraventi dipinti, mobili particolari oltre che ai quadri.

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