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Biografia e vita di Jean Francois Millet (1814 - 1875)

Jean Francois Millet

Nato il 4 ottobre 1814 a Gruchy, un piccolo gruppo di case sulla riva del mare di Normandia, Jean Francois Millet è considerato uno dei più importanti pittori del realismo francese del secondo Ottocento.

Studia a Cherbourg presso un allievo di Gros fino al 1837, quando, grazie a una borsa di studio, può frequentare i corsi di Paul Delaroche all'Accademia di Belle Arti di Parigi.

Tornato a Cherbourg nell'inverno 1840-1841, vi incontra Pauline-Virginie Ono, con la quale si trasferisce a Parigi e che sarà la sua prima moglie. Rimasto vedovo dopo soli tre anni, sposa Catherine Lemaire; dai suoi matrimoni avrà nove figli.

Nei primi anni quaranta, Millet esordisce, nella ritrattistica, genere che, nella piccola città di Cherbourg, poteva garantirgli delle commissioni.

Presto, ai ritratti il pittore, seguendo il gusto di allora, si dedica alle scene pastorali, agli idilli classici ed ai nudi femminili, in una "maniera fiorita" come fu definito dai suoi contemporanei.

La sua attività giovanile, iniziata nell’ambito del romanticismo, conserva una intonazione lirica che manca, spesso, agli altri interpreti del realismo, quali ad esempio Goustave Courbet, e, verso la fine degli anni quaranta i temi della sua poetica si impregnano di un crescente naturalismo.

I soggetti dei suoi quadri sono quasi sempre contadini che vengono presentati con una intonazione poetica senza qualsiasi intento provocatorio o di polemica sociale.


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Il Salon, dopo aver respinto alcuni suoi quadri, accetterà di esporre i lavori di Jean-Franà§ois Millet per più di un ventennio, quando verrà nominato membro della giuria nel 1868.

Jean Francois Millet

Le sue prime tele, di contenuto agreste, risalgono al 1848, lo stesso anno della svolta realista di Gustave Courbet e anno della rivoluzione di febbraio che portò all’istituzione, in Francia, della Seconda Repubblica.

Dopo la rivoluzione del 1848, grazie a una somma stanziata dallo Stato, Millet, dal giugno 1849, si trasferisce con la numerosa famiglia a Barbizon nella foresta di Fontainebleau, dove rimarrà, salvo brevi viaggi, fino alla morte nel gennaio del 1875, facendo la fortuna di questo paese che divenne un polo d'attrazione per gli appassionati d'arte di tutto i mondo, specialmente gli americani.

Jean Francois Millet

Il quadro che segna la svolta artistica di Jean-Franà§ois Millet è Il seminatore esposto al Salon del 1850, dove riscuote un autentico successo, soprattutto tra i repubblicani e i critici di sinistra, con vivacissime polemiche dei conservatori.

La vita del popolo riveste una dignità fino ad allora sconosciuta, la rivoluzione aveva permesso a Millet, Courbet e ad altri, di celebrare la rivoluzione sociale ritraendo immagini inedite della vita rurale. In quella che può esse definita "epopea dei campi", l'artista racconta, con partecipazione sincera, la vita dei contadini, conferendo dignità alla fatica del loro quotidiano lavoro, nobilitato da antica sapienza, da riti e tempi prefissati, rispettati religiosamente.

Con la stessa precisione sono descritte le scene nell'intimità della casa, dove regna la figura femminile: la madre che insegna alla figlia il lavoro a maglia; la donna che, alla luce di una lampada, rammenda un vestito, la ragazza che fa il burro, la donna che fila la lana, la toeletta del mattino alla luce di una finestra.

Paesaggista superbo, Jean-Franà§ois Millet, continuò ha dipingere la campagna, ritraendo la perfezione botanica, i luminosi orizzonti, il silenzio di un campo arato e fumante, ma l'uomo, poco a poco, scompare dai suoi quadri ed il pittore si dedica alla pittura di soli paesaggio, finendo la sua attività con quadri che preannunciano già lo spirito della successiva Pittura Simbolista.

Millet fu un lavoratore formidabile, nei suoi cinquantun anni di vita produsse circa cinquecento quadri e tremila tra disegni, pastelli e acquerelli; con Degas, Millet è certamente il più grande interprete della tecnica del pastello dell'intero XIX secolo.


Galleria opere d'arte di Jean Francois Millet

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Al lavoro a piedi (1851)



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Piantatori di patate (1861)



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Louise Antoinette Feuardent (1841)



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Primavera (1868)


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Donna che stende i panni

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Vert vert the nuns parrot (1839)

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Angelus (1857)

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The gleaners (le spigolatrici)

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Pastorella col suo gregge
(1864)

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Il giardino

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L'uomo con la zappa (1860)

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La semina


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La bagnante (1846)

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Giovane donna (1844)

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In giardino (1862)

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L'infante malato (1858)

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Bucheron preparant des fagots

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Lattaia normanna

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Un tailleur de pierres
(tagliatore di pietre)

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Pastorella seduta all'ombra

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Libri su Jean Francois Millet e la Pittura Realista

La rivoluzione realista. Lineamenti introduttivi da Barbizon ai macchiaioli
De Paz Alfredo, 2007, CLEUP
Il realismo nella pittura europea del XIX secolo
Nochlin Linda, 2003, Einaudi
Il paesaggio nei Campi Flegrei. Tra realtà e metafora
Di Liello Salvatore, 2005, Electa Napoli
Il lavoro inciso. Capolavori dell'arte grafica da Millet a Vedova. Catalogo della mostra (Lecce, 27 aprile-27 agosto 2006; Milano, 14 settembre-21 ottobre 2006) 2006, Skira
Dessins de Jean-Franà§ois Millet. Catalogo della mostra (Parigi, 30 mai-3 septembre 2006). Ediz. francese
Salé Marie-Pierre, 2006, 5 Continents Editions