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Hammarby Sjostad - città del futuro

Movimento Zeitgeist Italia

Il distretto di Stoccolma che è un ottimo modello di città del futuro

Hammarby Sjostad

Hammarby Sjostad "la madre di tutte le città future"

Symbiocity

Ha un metabolismo circolare, come una foresta.

La pioggia si utilizza per la toilette, le acque nere e l'umido diventano biogas per gli autobus e per riscaldare le case.

Alcune palazzine riciclano anche il calore umano.

La chiamano Symbiocity.

Chiunque voglia pianificare nuovi sviluppi urbani può trarre spunto da questo distretto di Stoccolma, dove l'auto è quasi un reperto archeologico.

L'acqua dove s'affaccia Hammarby si può bere ed è abitata da lucci e salmoni.

Qui c'erano i più grandi e inquinanti impianti industriali di Stoccolma.

Nel 2011 13mila esperti hanno visitato il quartiere.


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Il consumo di acqua corrente dei residenti è quasi la metà di quello del resto di Stoccolma.

80% dei residenti non usa l'auto.

50% di emissioni in meno rispetto ad altri distretti.

760 chilometri di piste ciclabili a Stoccolma.

55% di Stoccolma è verde, ovvero 26 chilometri quadrati.

2030 è la data prevista per arrivare a emissioni zero.

Consumano la metà d'acqua corrente anche adottando qualche astuzia, per esempio aggiungono aria nei tubi in modo da gonfiare il getto d'acqua.

Il 75% del successo è delle infrastrutture e degli architetti, il restante 25% è merito dei residenti.

C'è una raccolta differenziata che sfiora il 100%.

raccolta differenziata che sfiora il 100%

Dalle abitazioni un sistema pneumatico sotterraneo spara i rifiuti a 70km/ora verso gli impianti di riciclo e di conversione energetica.

Lo statuto impegna tutti all'uso del car sharing almeno venti volte l'anno e alla partecipazione alle attività del quartiere.

Il biogas che manda avanti gli autobus, ma anche parte dei generatori elettrici di Hammarby, è estratto dal processo di raffinazione della fogna e dei rifiuti umidi; quel che resta finisce a fertilizzare il terreno utilizzato per la produzione di bioetanolo con cui si mandano avanti alcuni impianti di riscaldamento.

Per il 2030 raggiungeranno il traguardo della zero dipendenza da combustibile fossile, praticamente l'annullamento della produzione di gas serra e la completa autosufficienza energetica.

(dati e immagini tratti da IO donna del Corriere della Sera)

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