Victoria ha paura del contatto fisico.

Ha paura delle parole, le sue e quelle degli altri.

Soprattutto, ha paura di amare e lasciarsi amare.

C'è solo un posto in cui tutte le sue paure sfumano nel silenzio e nella pace: è il suo giardino segreto nel parco pubblico di Portero Hill, a San Francisco.

I fiori, che ha piantato lei stessa in questo angolo sconosciuto della città, sono la sua casa, il suo rifugio, la sua voce.

E' attraverso il loro linguaggio che Victoria comunica le sue emozioni più profonde.

La lavanda per la diffidenza, il cardo per la misantropia, la rosa bianca per la solitudine, perché Victoria non ha avuto una vita facile.

Abbandonata in culla, ha passato l'infanzia saltando da una famiglia adottiva a un'altra.

Fino all'incontro, drammatico e sconvolgente, con Elizabeth, l'unica vera madre che abbia mai avuto, la donna che le ha insegnato il linguaggio segreto dei fiori.

E adesso è proprio grazie a questo magico dono che Victoria ha preso in mano la sua vita: ha diciotto anni ormai, e lavora come fioraia.

I suoi fiori sono tra i più richiesti della città, regalano la felicità e curano l'anima, ma Victoria non ha ancora trovato il fiore in grado di rimarginare la sua ferita, perché il suo cuore si porta dentro una colpa segreta.

L'unico capace di estirparla è Grant, un ragazzo misterioso che sembra sapere tutto di lei.

Solo lui può levare quel peso dal cuore di Victoria, come spine strappate a uno stelo.

Solo lui può prendersi cura delle sue radici invisibili.
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Recensione

Il linguaggio segreto dei fiori è stato un fenomeno editoriale quasi senza precedenti.

Conteso da tutti gli editori del mondo, è stato venduto in trenta paesi, dopo aste agguerrite e cifre record.

Uscito in contemporanea in tutto il mondo, racconta, attraverso uno dei personaggi più straordinari mai creati, una storia di forza e di coraggio, di redenzione e di sofferenza, di amore e di incredibile sete di vita.

(tratta da Ibs)

Commenti dai lettori

contessa (20-09-2011)
mi trovo assolutamente d'accordo con la recensione di giopi. trovo carino il riferimento al significato dei fiori e probabilmente la prossima volta che regalerò un bouquet farò attenzione a cosa intendo comunicare. non è però, anche secondo me, quel fenomeno letterario tanto celebrato da scatenare tutto quel trambusto per l'acquisto dei diritti alla pubblicazione. in ogni caso si tratta di una buona lettura.
Voto: 4 / 5

Luca (19-09-2011)
per me è stato splendido. Letto in pochissimo tempo. E' un peccato finire libri, dove ti affezioni tanto ai personaggi principali....Elizabeth in primis ( per me, mamma fantastica )
Voto: 5 / 5

Breve biografia su Diffenbaugh Vanessa

Vanessa Diffenbaugh è nata a San Francisco e cresciuta a Chico, in California.

Dopo essersi laureata a Stanford in Scrittura Creativa e in Educazione Artistica, ha continuato ad insegnare Arte e Scrittura in associazioni no-profit aiutando e accogliendo giovani "a rischio", senzatetto e bambini in affido.

Lei e suo marito hanno due figli biologici di tre di due anni ed un figlio adottivo di diciotto anni.

Vanessa Diffenbaugh gestisce una rubrica mensile sull'educazione dei figli nel giornale locale di Sacramento ed è fondatore della Rete Camellia.

La missione della Rete Camellia è quello di creare un movimento nazionale per sostenere l'autonomia dei giovani dopo l'affidamento.

Camelia (kuh-Meel-yuh) nel linguaggio dei fiori, significa "Il mio destino è nelle vostre mani" a sottolineare la fede nella interconnessione di umanità, un promemoria che il destino della società è nelle mani dei cittadini più giovani.

Il linguaggio segreto dei fiori (Garzanti 2011) è il suo primo romanzo.

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